Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e il comandante dell’Accademia militare generale di divisione Davide Scalabrin, insieme con le autorità civili e militari e i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e dell’Anpi, hanno partecipato alle celebrazioni che si sono svolte nella mattina di oggi, mercoledì 2 novembre, al cimitero monumentale di San Cataldo. Presenti anche il prefetto, Alessandra Camporota, e il presidente della Provincia, Giandomenico Tomei.

Dopo la messa a suffragio dei defunti e dei caduti di tutte le guerre, celebrata dall’Arcivescovo di Modena – Nonantola Erio Castellucci, la cerimonia è proseguita con l’omaggio ai caduti con l’accensione di lampade votive e la deposizione di una corona sul granito dei Caduti della Prima Guerra Mondiale e di mazzi di fiori al sacello dei caduti dell’Accademia militare, al famedio dei caduti della Guerra di Liberazione, ai sacelli dei caduti del Presidio militare di Modena e della Seconda Guerra mondiale 1940-45.
Venerdì 4 novembre, al monumento dei Caduti di viale Rimembranze, in occasione della Festa dell’unità nazionale e della Giornata delle forze armate e del combattente, invece, è in programma la cerimonia dell’alzabandiera e la deposizione di una corona di alloro (ammaina bandiera alle 16.30). Alle 9.30 è prevista la deposizione di una corona ai caduti al Sacrario della Ghirlandina.

Nel manifesto promosso dalle istituzioni modenesi insieme alle associazioni combattentistiche d’arma e partigiane si esprime “la più severa condanna della guerra scatenata dalla Russia per occupare l’Ucraina che la vede costretta a combattere per mantenere il diritto di essere un Paese libero, sovrano e autodeterminato”.
I Combattenti, i decorati al Valor militare, i familiari dei caduti e dispersi in guerra, i mutilati e invalidi e le vittime civili di guerra, i protagonisti della guerra di Liberazione e della Resistenza, i reduci dalla deportazione, dall’internamento e dalla prigionia, inoltre, nel manifesto sottolineano di rivivere “nel 74° anniversario della Carta Costituzionale l’orgoglio del popolo italiano e dei militari italiani che, con la lotta al nazifascismo, hanno restituito libertà e dignità al Paese” e ribadiscono “l’importanza di trasmettere alle giovani generazioni la Memoria storica quale monito e testimonianza perché non si ripetano più gli errori del passato.
Il messaggio si conclude manifestando “riconoscenza alle Forze armate, presidio delle istituzioni repubblicane, e a tutti i nostri militari impegnati nell’adempimento del proprio dovere in Italia e all’estero”.

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