Le Amministrazioni dei Comuni dell’Unione Terre di Castelli, nell’ambito del Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas, hanno deciso di posticipare l’accensione degli impianti di riscaldamento a mercoledì 2 novembre. Il provvedimento, che tiene conto anche delle favorevoli condizioni climatiche attuali, vale per quella parte del territorio dell’Unione che si trova al di sotto dei 300 metri di altitudine: in sostanza, rimangono fuori i Comuni di Zocca e Guiglia e la parte collinare del territorio del Comune di Marano sul Panaro. Come deciso a livello nazionale, l’ordinanza non si applica agli ospedali, alle case di riposo, alle strutture per il recupero dei tossicodipendenti e di altri soggetti affidati ai servizi sociali. Sono esclusi, inoltre, i nidi, le scuole materne, le piscine e quelle attività industriali e artigianali che hanno particolari esigenze tecnologiche e di produzione.

“I rincari energetici stanno creando grande preoccupazione tra le famiglie, le imprese e naturalmente anche per gli Enti locali del territorio – spiega la presidente dell’UTC Emilia Muratori – Come Unione ci uniamo agli sforzi messi in campo a livello nazionale per tentare di abbattere i consumi di gas naturale. Viste le temperature ancora miti, abbiamo deciso di posticipare l’accensione degli impianti termici anche oltre alla data stabilita dall’Esecutivo per la nostra zona climatica, ovvero il 22 ottobre. Tenuto conto anche delle Festività legate al culto dei defunti, la nuova data per l’accensione è ora mercoledì 2 novembre”.

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