Sarebbe stata la fine della relazione sentimentale a trasformarlo in un vero e proprio incubo per la sua ex compagna, portandolo a macchiarsi di una serie di condotte illecite per le quali, al termine delle indagini, i Carabinieri della Stazione di Castelnovo Sotto l’hanno denunciato alla locale Procura per il reato di atti persecutori.

La Procura reggiana, diretta dal Procuratore Capo Calogero Gaetano Paci, ha immediatamente richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti del presunto stalker, della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima prescrivendogli il divieto di comunicare con l’ex compagna con qualsiasi mezzo, anche per interposta persona.

Misura cautelare, quella emessa l’8 settembre 2022, che pare non aver posto fine alle condotte moleste da parte dell’indagato dal momento che lo stesso non ha mai smesso di contattarla inviandole numerosi messaggi dal contenuto ambivalente, a tratti minatorio ed a tratti supplichevole, in alcune occasioni apparentemente inviati da terzi, tanto che la Procura reggiana, condividendo con quanto relazionato dai Carabinieri, a cui la donna si è presentata integrando la denuncia, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del tribunale di Reggio Emilia l’aggravamento della misura in atto con quella degli arresti domiciliari.

Il provvedimento trasmesso ai carabinieri della Stazione di Corso Cairoli è stato eseguito dai militari che hanno quindi arrestato l’uomo.

Lei una donna residente in un comune della bassa reggiana lui un 64enne abitante in città: sono loro i protagonisti di questa vicenda. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri la donna, dopo una relazione sentimentale di circa 8 mesi, aveva deciso di porre fine al rapporto. Una scelta probabilmente non gradita all’uomo che ha cominciato a molestare e minacciare la donna con reiterate condotte persecutorie consistite nel tempestarla di telefonate e messaggi, in qualsiasi ora del giorno e della notte, chiedendole di tornare assieme e rimanere amici, costringendola a bloccare il suo numero di telefono, contattandola anche con ben altre venti utenze diverse, nel recarsi in numerose occasioni sotto casa della parte offesa, suonando il citofono e pretendendo di essere accolto in casa arrivando, in una circostanza, a colpire con un sasso la porta dell’abitazione della donna.

Condotte persecutorie consistite anche nel far recapitare all’ex compagnia continui regali (fiori e profumi) e per il tramite di un amico una lettera contenente una foto della coppia, pedinare comunicandole di sapere dove si trovava in quel momento, minacciare con sms con frasi del tipo “Io non volevo arrivare a questo punto l’hai voluto tu”.

Situazione che ha generato nella vittima un grave e perdurante stato d’ansia e timore per la propria incolumità. Episodi delittuosi raccolti in una dettagliata denuncia che riscontrati dai carabinieri avevano portato al primo provvedimento cautelare ora aggravato alla luce del fatto che l’indagato ha proseguito con le illecite condotte persecutorie.

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