A tre settimane dalla tentata rapina alle tre ragazze in auto in via Guicciardini, il presunto colpevole è stato fermato dalla Polizia locale di Modena dopo un’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica, che ha consentito di identificarlo grazie soprattutto all’esame delle immagini della videosorveglianza cittadina.

L’indiziato è un cittadino marocchino di 21 anni,  irregolare sul territorio italiano, privo del permesso di soggiorno e senza fissa dimora, già destinatario di un decreto di espulsione.

Oltre che per il reato di tentata rapina aggravata, il 21enne è indagato per il delitto di lesioni personali come conseguenza di altro reato, nonché del reato di porto di armi bianche senza giustificato motivo, una delle quali impiegata proprio per compiere la tentata rapina.

L’indagato è stato associato alla Casa circondariale di Sant’Anna in attesa dell’udienza di convalida del fermo da parte del Giudice per le indagini preliminari.

Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha espresso soddisfazione per il rapido esito delle indagini e ha sottolineato l’efficacia dimostrata anche in questo caso dal sistema di videosorveglianza cittadino.

Il fermo è avvenuto alle 14.30 di sabato 8 ottobre in piazzale Molza, nei pressi del parco di Novi Sad.

La tentata rapina è avvenuta nella notte tra sabato 18 e domenica 19 settembre.

Tre ragazze, di ritorno da una serata in centro, mentre salivano in auto in via Guicciardini sono state aggredite da un uomo, entrato nella vettura insieme a loro, minacciandole con un lungo coltello e intimando di consegnargli i valori.

Avviata l’automobile con ancora il rapinatore a bordo, per cercare di sottrarsi all’aggressione, la ragazza alla guida ha finito con lo scontrarsi, dopo pochi metri, con alcuni mezzi in sosta. Un incidente dovuto al forte stato di agitazione e paura.

Dopo l’urto il rapinatore si è dato subito alla fuga riportando però lesioni al naso, alla bocca e alla mano destra.

La Polizia locale intervenne in via Guicciardini per quello che, in un primo momento, pareva essere un semplice sinistro stradale. Ma subito, grazie alla testimonianze delle tre ragazze, vittime del reato, si è aperta l’indagine per la tentata rapina.

La Polizia locale ha acquisito i filmati della videosorveglianza privata e pubblica della zona, precedenti e successive al fatto, con l’obiettivo di identificare l’autore del delitto. Le indagini condotte hanno permesso di individuare diverse immagini utili a ricostruire i movimenti del 21enne e la dinamica dell’evento, estrapolando anche un fotogramma che ne ritraeva nitidamente il volto.

Il viso coincideva con quello di un soggetto fotosegnalato dai Carabinieri il giorno successivo alla tentata rapina: l’uomo era stato fermato in viale Vittorio Emanuele II su segnalazione di un cittadino che lo aveva visto attraversare la strada brandendo un coltello di grosse dimensioni, poi risultato compatibile con l’arma impugnata nel corso della tentata rapina e descritta dalle tre ragazze.

Al momento del fermo non era ancora possibile fare un collegamento con la tentata rapina della notte e l’uomo in quell’occasione se l’è cavata con una denuncia a piede libero per il reato di porto illegale di arma bianca.

Acquisita la foto segnaletica, però, la Polizia Locale il collegamento lo ha fatto. L’uomo, inoltre, portava un cerotto sul naso e aveva la mano destra fasciata. Ulteriori dettagli che hanno consentito di identificare il 21enne come il presunto autore della tentata rapina.

A quel punto sono iniziate le ricerche dell’indagato da parte della Polizia giudiziaria che hanno dato esito positivo nel primo pomeriggio di sabato quando è stato segnalato in piazzale Molza e fermato dagli operatori della Polizia locale con il supporto della Sala operativa che ha seguito i movimenti dell’uomo grazie alla videosorveglianza della zona.

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