Palapaganelli gremito per il primo raduno post covid, quindi in presenza e senza distanziamento, per i tantissimi fan di Nek accorsi da ogni parte d’Itala e non solo considerando anche i differenti paesi rappresentati da alcuni gruppi.

Una festa per i trent’anni di carriera dell’artista del musicista (poliedrico aggiungerei) e dell’uomo apparso alle 15 in punto sul palco allestito presso il palasport di Sassuolo, la sua Città, quella che ama da sempre e dove vive da sempre.

Prima di lui il giovane Edoardo Fantuzzi figlio del chitarrista Emiliano, componente essenziale della famiglia musicale di Filippo, armato di consolle ha scaldato il pubblico in veste di dj.

Eccoci qua dopo trent’anni chi lo avrebbe mai detto dal primo mio disco a tutto questo, a tutti voi…

Con queste parole Filippo ha iniziato il suo racconto, quello di una vita passata con l’amore per la musica con papà e mamma come primi responsabili del fan club agli esordi.

Siete diventati grandi avete formato famiglie ma sempre accompagnandomi, grazie…

Rivolgendosi al suo pubblico che ha voluto anche far parlare e raccontarsi in vari momenti.

Sul palco si sono alternati davvero tutti gli amici che hanno nei vari anni condiviso esperienze più o meno grandi affianco a filippo.

Come in una macchina del tempo siamo tornati al 1988 con Gianluca Vaccari sul palco ai tempi del duo country dei Winchester e sulle note di John Denver e la sua Country Roads è iniziata la festa.

Dal Country al pop rock e sul palco è salito Francesco Roteglia a rappresentare la prima band di Nek, i White lady e sono partite le note di Jane.

Arrivano gli anni di Castrocaro prima e Sanremo poi e sale sul palco l’anima musicale che ha accompagnato, composto e prodotto molto del suo repertorio, Massimo Varini e la sua chitarra e siamo in attimo al 1991.

Il Palapaganelli canta in coro “Amami”, “Dimmi cos’è”, “Sei solo tu” e “Laura non c’è” il brano con cui tutto è cambiato davvero nella vita artistica di Filippo.

Arriva la volta del recente passato e del presente con Max Elli, Luciano Galloni e Emiliano Fantuzzi, una parte della band ufficiale che con Filippo al basso ha dato vita ad un pregevole set acustico di “Sei grande”.

Ci vuole un attimo a trasformare il palasport di Sassuolo nello studio televisivo del talent “Dalla strada al Palco” avendo in carne ossa il conduttore presente e a sorpresa il vincitore della trasmissione, il chitarrista argentino Emanuel Diego Victor, i due assieme hanno suonato “se una regola c’è”.

La scaletta del concerto raduno prosegue con altri brani dalla trentennale carriera di Filippo e ovviamente tutti e nessuno escluso tra il pubblico li canta dalla prima all’ultima parola.

Un raduno speciale per una carriera speciale.

Claudio Corrado
(Sassuolo2000)

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