Sfiora il mezzo milione di euro la manovra finanziaria che è stata necessaria attivare in agosto per anticipare le spese per l’organizzazione a Modena delle Elezioni politiche che erano state previste per il prossimo anno, alla scadenza naturale della legislatura. La giunta, quindi, ha dovuto approvare con procedura d’urgenza il 2 agosto una variazione di bilancio da 495 mila euro, la settima da inizio anno, che ora è stata ratificata dal Consiglio comunale che l’ha approvata giovedì 15 settembre con il voto della maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Modena civica; Europa Verde-Verdi), Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia, Forza Italia, Movimento 5 Stelle (astensione di Lega Modena).

Nella stessa seduta il Consiglio ha ratificato anche la variazione numero 6 che la giunta aveva dovuto approvare a fine luglio per consentire l’avvio delle procedure per realizzare investimenti, per oltre otto milioni di euro, per interventi destinatari di contributi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. A Favore la maggioranza, astenuti i gruppi delle opposizioni.

Entrambi i provvedimenti sono stati presentati dall’assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza.

Le spese per l’organizzazione delle elezioni, per le quali è previsto il rimborso ai Comuni, riguardano l’affitto e la collocazione delle strutture nei seggi, la predisposizione dei tabelloni destinati alla propaganda elettorale, i compensi per gli scrutatori, che saranno maggiori a causa dell’istituzione dei seggi speciali Covid. Maggiori spese sono state previste anche per il potenziamento delle ore del personale da dedicare agli adempimenti elettorali che è stato necessario accelerare visti i tempi ridotti in cui si sono dovute organizzare le votazioni.

Il provvedimento sugli investimenti, per un valore complessivo di 8 milioni e 150 mila euro, riguarda per oltre un milione di euro, l’adeguamento degli stanziamenti di bilancio per la realizzazione della nuova sede del Centro per l’impiego nell’ambito del Pinqua, il Piano innovativo della qualità dell’abitare. Con l’approvazione del nuovo elenco prezzi della Regione, infatti, è stato necessario rimodulare il costo dell’intervento, che avrà una spesa complessiva di 4 milioni e 438 mila, con un ulteriore contributo di 600 mila euro della Regione e 495 mila euro di risorse aggiuntive del Comune che porta così a un milione e 220 mila euro l’ammontare del contributo comunale all’intervento che può contare anche su oltre un milione di euro di fondi Pnrr. L’intervento verrà realizzato dalla società di trasformazione urbana Cambiamo spa, la gara d’appalto è già stata pubblicata con scadenza 30 settembre.

Sempre legato al Pinqua è la previsione di 134 mila euro di oneri fiscali per la realizzazione dell’intervento dal valore di oltre otto milioni di euro sul comparto Nonantolana per la demolizione degli edifici esistenti e la costruzione di 48 alloggi di edilizia residenziale.

Per la realizzazione dei progetti di welfare finanziati dal Pnrr sulle povertà estreme (contributo di 910 mila euro per strutture di accoglienza), il Comune utilizzerà per la progettazione dell’intervento un contributo di 50 mila euro della Fondazione di Modena, assegnato con il bando “Italia Domani – Modena”.

Con la variazione, inoltre, il Programma triennale dei lavori pubblici del bilancio comunale viene aggiornato con i tre progetti sull’impiantistica sportiva finanziati dal Pnrr per circa 7 milioni e 500  mila euro nell’ambito del bando “Sport e inclusione sociale”: la riqualificazione dello stadio del baseball, con lavori di adeguamento dei tre campi da gioco, i cosiddetti diamanti; un intervento di efficientamento energetico delle piscine Dogali, per migliorare le prestazioni dell’impianto e ridurre i consumi; una nuova struttura all’avanguardia per lo skateboard e due piste per bmx, da realizzare accanto all’attuale skatepark “Le Gobbe”, con tutto ciò che serve per evoluzioni e acrobazie.

Prima del voto è intervenuta la consigliera Elisa Rossini (Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia). “Sull’ex Stallini – ha affermato – paghiamo ora il ritardo dell’Amministrazione comunale nel risolvere una situazione di degrado che si protrae ormai da un decennio e che ha fatto lievitare i costi sociali ed economici”. Mentre sul fronte dell’efficientamento energetico delle Dogali, “nonostante la struttura abbia beneficiato di diverse azioni di sostegno” da parte del Comune, secondo la consigliera “la sostenibilità economica della gestione non è stata evidentemente garantita: speriamo, quindi, che si possa restituire quanto prima alla città un impianto realmente fruibile”.

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