E’ stato il liceo Ariosto-Spallanzani di Reggio Emilia, nell’aula magna della sua sede “scientifica” in via Franchetti, “ad avere l’onore di ospitare” – come ha detto la dirigente Rossella Crisafi nel fare gli onori di casa – il tradizionale saluto della Provincia in occasione dell’avvio dell’anno scolastico per gli istituti superiori reggiani. Insieme al presidente della Provincia, Giorgio Zanni, quest’anno anche il prefetto Iolanda Rolli ed il dirigente dell’Ufficio scolastico Paolo Bernardi, a sottolineare l’importanza di questi mesi che, da oggi, vedranno oltre 23.000 studenti impegnati sui banchi dei 21 istituti secondari di secondo grado reggiani.

“Non abbiate paura delle vostre idee, di voler cambiare in meglio il mondo, che poi è anche il vero senso del fare politica, e non abbiate paura di alzare anche la voce, ma sempre in maniera onesta e propositiva – ha tra le altre cose detto il presidente Giorgio Zanni rivolgendosi agli studenti della III H dello Spallanzani – Se oggi transizione ecologica, futuro dei giovani e diritti di genere sono entrati nella discussione pubblica del nostro Paese è anche, e forse soprattutto, merito vostro, delle vostre idee, di movimenti come i Friday for future, ma non solo, che hanno dimostrato come i giovani siano in grado di orientare una politica in passato troppo spesso disattenta verso di loro”.  “Non lasciate che siano altre generazioni ad interpretare il pensiero “dei giovani”, siate voi stessi i protagonisti del cambiamento che volete”, ha aggiunto Zanni.

“L’attività fatta nelle scuole da voi e dai vostri docenti è importantissima – ha sottolineato il prefetto di Reggio Emilia, Iolanda Rolli – Questi mesi di scuola saranno fondamentali non solo per le materie che studierete, ma anche per gli insegnamenti di vita che riceverete grazie ai vostri professori che vi aiuteranno ad affrontare un mondo sempre più complesso e difficile, rendendovi cittadini consapevoli e responsabili”.

Dal dirigente dell’ dell’Ufficio scolastico Paolo Bernardi, infine, l’augurio “di un anno finalmente normale e che l’eccezionalità sia solo legata alla qualità della didattica”.  “Sono convinto che abbiate fatto tesoro di una serie di comportamenti che devono rimanere nella nostra quotidianità così come noi ed i vostri docenti abbiamo imparato ad utilizzare meglio la tecnologia e che, in presenza, si possa ricostruire quel senso di comunità che serve tanto nelle scuole, quanto fuori dalle scuole”, ha aggiunto.

Da parte di tutti, infine, è stato ribadito l’impegno delle istituzioni nell’affrontare i temi del disagio giovanile e delle baby-gang, “problemi sociali molto importanti che possiamo affrontare e risolvere solo insieme a voi e sui quali intendiamo coinvolgere anche la Consulta provinciale degli studenti per trovare un linguaggio in grado di raggiungere voi giovani e aiutarci a prevenirli”.

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