Fragilità capillare, cos’è e come si manifestaMeta: La presenza di capillari rotti sulle gambe, così come su altre parti del corpo, non deve essere sottovalutata: non rappresentano infatti semplici inestetismi, ma veri e propri sintomi di insufficienza venosa cronica.

 

Fragilità capillare, cos’è e come si manifesta

Tra le problematiche maggiormente diffuse tra le donne e che provocano fastidi e inestetismi, vi è la fragilità capillare. Prima di andare a spiegare in cosa consista questo problema e come esso tenda a manifestarsi, spieghiamo innanzitutto cosa siano i capillari. Questi rappresentano vasi sanguigni sottili e molto permeabili, che si situano al termine di vene ed arterie, e sono molto importanti, in quanto è proprio qui che avviene lo scambio di nutrienti ed ossigeno tra il sangue ed i vari tessuti del corpo.

Per diversi motivi, i capillari possono perdere elasticità e diventare fragili ed evidenti, soprattutto sul viso e sugli arti inferiori. La presenza di capillari rotti sulle gambe, così come su altre parti del corpo, non deve essere sottovalutata: non rappresentano infatti semplici inestetismi, ma veri e propri sintomi di insufficienza venosa cronica. Andiamo quindi a vedere cos’è la fragilità capillare, a cosa sia dovuta e come si manifesta.

Fragilità capillare e le sue cause

Come abbiamo accennato, questa non è altro che una nutrita presenza di capillari rotti su alcune parti del corpo, in particolare gambe e viso, che si presentano sotto forma di ecchimosi o lividi. Le cause possono essere diverse e di natura sia benigna che patologica. In alcuni casi, possono esserci, ad esempio, predisposizioni genetiche, deficit nutritivi (soprattutto la vitamina C), alterazioni ormonali dovute a gravidanza o fase premestruale, comportamenti ed abitudini scorrette, come stress, obesità, assenza di attività fisica (anche il caldo può accentuare la fragilità capillare, così come l’uso di indumenti troppo stretti e scarpe con tacchi alti)

Più raramente invece la fragilità capillare è dovuta a cause patologiche, quali sindrome di Marfan o ipersurrenalismo o, ancora, malattie di Cushing o sindrome di Ehlers-Danlos. Inoltre, anche l’uso di alcune tipologie di pillole anticoncezionali può portare ad un’accentuazione di tale problematica, ma solo in talune donne particolarmente predisposte. Infine, anche terapie a base di corticosteroidi possono originare questa consistente fragilità dei capillari.

Sintomi e trattamenti per i capillari fragili

Come accennato in precedenza, tale problematica tende a manifestarsi attraverso la comparsa di macchie di tipo emorragico di varie dimensioni, come ecchimosi, lividi, petecchie ed ematomi, soprattutto nell’area del viso e delle gambe. Queste manifestazioni emorragiche, in genere, insorgono in modo spontaneo oppure a seguito di piccoli traumi subiti. Tuttavia, come vedremo, per combattere la fragilità capillare è possibile effettuare alcuni trattamenti di varia natura.

Infatti, escludendo quella dovuta a cause patologiche e a terapie di corticosteroidi, la fragilità dei capillari tende ad essere trattata attraverso misure di tipo comportamentale e di natura dietetica. Dal punto di vista alimentare si favorisce l’assunzione di prodotti a base di ciliegie, frutti di bosco (dal lampone al mirtillo, passando per le more) e vitamina C. A questi alimenti si possono poi aggiungere anche thè verde, agrumi e succo d’uva, per le loro proprietà antiossidanti. Importante è poi l’assunzione di acidi grassi di tipo Omega 3.

Se si vuole combattere la fragilità capillare attraverso trattamenti farmacologici, sono facilmente reperibili medicinali contenenti importanti principi attivi di natura vegetale o derivanti dai vegetali. Tra questi ultimi, esempi importanti e maggiormente utilizzati sono la vitamina C (in pratica, l’acido ascorbico), l’escina, la rutina e l’esperidina, presenti soprattutto rispettivamente negli agrumi e nel grano saraceno. Tutti questi principi sono ottimi per accrescere l’elasticità delle pareti venose e il riassorbimento gli edemi.

Per coloro che, invece, prediligono trattamenti fitoterapici, sono soprattutto indicati gli estratti di vite rossa, polline e altri elementi ricchi di flavonoidi, come ad esempio il mirtillo, la propoli, il ginkgo biloba, la centella asiatica ed il cardo mariano. Prodotti naturali ed anche farmacologici, come quelli accennati in precedenza, che favoriscono le azioni antinfiammatorie e antipertensiva e prevengono anche le malattie di natura cardiovascolare.

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