Edilizia (Copyright immagine: Regione Emilia-Romagna A.I.U.S.G. – Autore: Tamburini Alan)

Secondo l’indagine realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna, nel secondo trimestre 2022 si conferma la robusta tendenza positiva dell’industria delle costruzioni sotto la spinta dei “bonus” pur con limiti di offerta (disponibilità di imprese, di lavoratori e di materiali) e notevoli incrementi dei listini.

Il volume d’affari Tra aprile e giugno 2022, grazie agli stimoli a sostegno del settore costruzioni, il volume d’affari a prezzi correnti ha avuto un buon incremento rispetto allo stesso periodo del 2021 (+6,9 per cento), che risulta ancor più significativo in quanto nel secondo trimestre 2021 la ripresa era stata notevole.

Il volume d’affari ha recuperato il livello dello stesso periodo del 2018, rispetto al quale risulta superiore del 6,7 per cento.

La crescita trimestrale delle costruzioni continua a mostrare una non chiara correlazione tra dimensione d’impresa e andamento del volume d’affari sulla quale hanno comunque effetto le caratteristiche dei “bonus” a favore del settore.

L’ampio gruppo delle piccole imprese, da 1 a 9 dipendenti, ha messo a segno un ulteriore incremento del volume d’affari (+5,9 per cento).

Il recupero è stato decisamente più ampio per le medie imprese, da 10 a 49 dipendenti (+9,3 per cento), il cui volume d’affari tra aprile e giugno è risultato decisamente superiore a quello dello stesso trimestre del 2018 (10,6 per cento).

Il ritmo di crescita per le grandi imprese, da 50 a 500 dipendenti, è risultato più contenuto (+4,0 per cento).

I giudizi delle imprese Nel secondo trimestre 2022, il saldo dei giudizi tra le quote delle imprese che rilevano un aumento e quelle che viceversa riportano una riduzione del volume d’affari rispetto allo stesso periodo del 2021, è risalito da +20,8 a +33,0 punti.

In particolare, è salita sensibilmente la quota delle imprese che hanno registrato un aumento del volume d’affari, che ha raggiunto il 43,9 per cento, a testimonianza della maggiore diffusione della ripresa indotta dai provvedimenti di stimolo introdotti.

Ma anche la quota delle aziende che hanno registrato una riduzione del volume d’affari si è ridotta, scendendo al 10,9 per cento.

Il miglioramento del saldo dei giudizi sull’andamento tendenziale del volume d’affari ha interessato tutte le classi di dimensione d’impresa.

Il registro delle imprese. A fine giugno 2022 la consistenza delle imprese attive nelle costruzioni è risultata pari a 67.700 unità, con un ulteriore accelerazione della tendenza alla crescita, tanto che nel secondo trimestre di quest’anno l’incremento è stato di 1.743 unità (+2,6 per cento) grazie agli evidenti benefici delle misure governative di incentivo.

A differenza di quanto avvenuto in passato, anche nel secondo trimestre di quest’anno l’andamento della consistenza delle imprese attive nel settore delle costruzioni regionali è risultato migliore di quello a livello nazionale, che ha fatto registrare una crescita leggermente più contenuta (+2,2 per cento).

La tendenza positiva per la base imprenditoriale regionale è stata determinata dalle imprese operanti nei lavori di costruzione specializzati (+1.274 unità, +2,6 per cento), che sono attive nelle ristrutturazioni e nei piccoli interventi, con il contributo delle aziende attive nella costruzione di edifici (+2,9 per cento, +467 unità). Infine, il piccolo gruppo di imprese che svolgono attività di ingegneria civile ha fatto segnare solo un lieve incremento (+0,3 per cento).

Riguardo alla forma giuridica delle imprese, la tendenza positiva è stata determinata dalle società di capitali, che hanno rafforzato la crescita (+9,0 per cento, +1.332 unità) e dalle ditte individuali (+588 unità, +1,3 per cento). In calo le società di persone (-2,8 per cento, -170 unità), i consorzi e le cooperative (-0,7 per cento).

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