In occasione del 42° anniversario della strage della stazione di Bologna, l’amministrazione comunale di Campogalliano aderisce al progetto “Memoria Diffusa” che porta il documentario “Un minuto di silenzio” in tour in 20 tra comuni, città e paesi dell’Emilia-Romagna.

La proiezione si terrà martedì 2 agosto presso lo Stadio comunale di Campogalliano, in via Mattei 15, alle ore 22:30, in contemporanea con la proiezione del medesimo documentario in Piazza Maggiore a Bologna.

La memoria della strage è ancora presente nei luoghi in cui si è compiuta e ancora dolorosa nelle persone che ne sono state coinvolte. Paolo Bolognesi, oggi 77enne, è uno di loro. Fabio Fiandrini e Marta Pettinari, autori del documentario, lo hanno incontrato nel 40° anniversario dell’Associazione tra i familiari delle vittime, di cui è il Presidente. Il titolo del documentario, della durata di circa 50 minuti, richiama il primo comunicato della neocostituita Associazione tra i familiari che, il 2 agosto 1981, chiedeva un minuto di silenzio in memoria delle vittime e verità sulla vicenda.

Nella strage della stazione di Bologna perse la vita anche Euridia Bergianti, 49 anni. Era nata a Campogalliano e abitava a Bologna assieme ad uno dei suoi due figli ed era rimasta vedova nel 1975. Lavorava da tre anni alla Cigar una società che si occupava della ristorazione all’interno della Stazione di Bologna e che aveva i suoi uffici sopra alle sale d’aspetto. Il 2 agosto lo scoppio della bomba la uccise mentre era in servizio al bancone del Self Service collocato nell’ala ovest della stazione di fianco alla sala d’aspetto di seconda classe.

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