ROMA (ITALPRESS) – “Sulla sicurezza sul lavoro c’è ancora molto da fare: abbiamo avuto dal governo alcune risposte importanti – l’aumento delle ispezioni, la banca dati unica – ma queste non bastano sicuramente. La questione della sicurezza sul lavoro deve diventare culturale”. Lo ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a SkyTg24. “C’è una logica: per il profitto si rischia anche la vita umana. Chiederei di non parlare più di incidenti sul lavoro, ma di veri e propri omicidi: molti incidenti li registriamo perchè i macchinari vengono manomessi, perchè devono continuare a camminare, le ciminiere non si possono fermare, perchè dalle impalcature cadono lavoratori di settant’anni”, ha sottolineato. “Bisogna fare di più: ad esempio, abbiamo proposto al governo di vietare la possibilità di partecipare ai bandi pubblici le aziende che hanno violato le norme sulla sicurezza, così come chiediamo alle associazioni datoriali di mettere fuori le aziende che violano le norme”, ha spiegato. “C’è troppa precarietà in giro, bisogna intervenire sulla formazione – soprattutto per chi entra sul posto di lavoro – e spesso questo non avviene. Penso che non siano più tollerabili più di 1200 morti l’anno e più di 500mila incidenti ogni anno sui posti di lavoro. Bisogna intervenire con maggiore determinazione”, ha concluso il leader della Uil.
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