Da oltre un anno subiva estorsioni da parte di un artigiano scandianese, ma ormai esausto, si è rivolto ai Carabinieri della locale Tenenza che con il coordinamento della Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, hanno svolto le indagini che hanno posto fine alla grave vicenda.

I fatti iniziano nel momento in cui l’estorsore apprende di una vicenda occorsa diversi anni fa alla vittima, quando questa aveva promesso l’assunzione di un badante, che poi non aveva formalizzato a causa di problemi economici. Con questa scusa, con minacce di morte di attentato alla libertà sessuale della compagna e della madre della vittima e soprattutto approfittando della sua condizione di minoranza fisica, ha indotto la vittima a consegnarli periodicamente denaro, in contante e tramite bonifici bancari, fingendosi intermediario di una terza fantomatica persona che, nel tempo, si sarebbe interessata per evitare le conseguenze giudiziarie dovute alla mancata assunzione del badante.

L’ultimo episodio la mattina di giovedì scorso. L’artigiano contatta nuovamente la vittima chiedendogli ulteriori 1.670 euro e fissa l’appuntamento in un esercizio pubblico del paese. Questa volta, però, insieme alla vittima si presentano anche i Carabinieri della Tenenza di Scandiano che assistono con discrezione all’incontro. Pochi minuti dopo, accertata la cessione del denaro, l’artigiano viene bloccato e trovato con il denaro che aveva appena ricevuto. Inevitabile le successive perquisizioni dell’auto a lui in uso e della sua abitazione, ove i militari rinvengono tutta una serie di documentazione riferibile alle transazioni di denaro, carte di credito e altro, tutto sottoposto a sequestro perché ritenuto riconducibile all’attività delittuosa, potendo così accertare come l’importo delle somme sottratte ammontasse a oltre 100.000 euro e che, per tali pagamenti, la vittima era stata anche costretta ad indebitarsi ulteriormente.

Con tali evidenze, i Carabinieri della Tenenza di Scandiano hanno quindi provveduto ad accompagnare in caserma l’uomo che, ultimate le formalità di rito, è stato tratto in arresto ed associato alla Casa Circondariale di Reggio Emilia e messo a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia. Oggi l’arrestato è comparso davanti al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Emilia – dott. Dario De Luca – che, convenendo con gli esiti delle indagini condotte sotto la direzione della Procura reggiana, ha convalidato l’arresto disponendo il mantenimento della custodia cautelare in carcere. Contestualmente, il G.I.P. di Reggio Emilia, ha dato corso alla richiesta di convalida del sequestro preventivo avanzata dalla Procura della Repubblica, relativo alla documentazione bancaria, le carte di credito e i conti correnti riconducibili all’arrestato individuati dai Carabinieri e ritenuti provento del reato.

Ora in onda:
________________