Nella giornata di ieri i carabinieri della stazione di Reggio Emilia Santa Croce hanno arrestato una cittadina nigeriana 49enne residente a Reggio Emilia nei confronti della quale l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura reggiana il 20 giugno scorso ha emesso un ordine di carcerazione dovendo la stessa scontare 10 anni ed oltre 5 mesi di reclusione per i reati di riduzione in schiavitù, tratta di persone e acquisto e alienazione di schiavi commessi a Reggio Emilia tra luglio 2016 ed agosto 2017.

L’indagine che aveva portato all’arresto della donna e di suoi due complici, era stata resa possibile grazie al progetto Rosemary del comune reggiano, che cerca di aiutare le ragazze che vengono fatte prostituire, e i cui operatori a fine 2016 avvicinarono una vittima dando l’avvio a una complessa indagine che nel luglio del 2018 aveva portato all’arresto della 49enne, del marito e di altro connazionale residente nel Bresciano. Per i tre le manette scattarono per i reati  di sfruttamento della prostituzione e tratta di esseri umani. Quindi l’iter processuale con la condanna a oltre 10 anni che per la 49enne è divenuta esecutiva il 17 giugno scorso (la Cassazione ha rigettato il ricorso) motivo per cui è stato emesso l’ordine di carcerazione che ieri è stato eseguito dai carabinieri di via Adua che hanno arrestato la donna.

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