“Alla luce anche delle risultanze odierne dell’Osservatorio del distretto del Po che ha dichiarato severità idrica rossa, il nostro orientamento è quello di arrivare alla dichiarazione dello stato di emergenza regionale, utile e prodromica alla richiesta dello stato di emergenza nazionale. Domani, dopo la cabina di regia regionale, quasi certamente assumeremo una decisione in tal senso. Ribadiamo come servano interventi rapidi per rispondere alla crisi che stiamo vivendo e altri, strutturali, per risolvere una situazione che ormai si ripete ogni anno. In entrambi i casi serve l’intervento del Governo e la realizzazione di misure e progetti nazionali. Bene, in tal senso, l’impegno a intervenire arrivato dai ministri competenti e dal capo della Protezione civile nazionale”.

Così l’assessore regionale all’Ambiente e Protezione civile, Irene Priolo, dopo la riunione dell’Osservatorio per il Po convocato questa mattina dall’Autorità di bacino a Parma: la situazione è da ‘semaforo rosso’ per la salvaguardia dell’idropotabile, ma può proseguire l’attività di irrigazione, pur con interventi mirati e in misura ridotta.

Situazione che verrà esaminata nel pomeriggio di domani, martedì 21 giugno, a Bologna, nel corso della cabina di regia ad hoc per gestire l’emergenza convocata dalla Regione. Assieme ai settori regionali Ambiente, Protezione civile, Arpae e Agricoltura, a fare il punto sui primi interventi da attuare sono stati chiamati i gestori del settore idropotabile, Atersir (Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi Idrici e rifiuti), Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni miglioramenti fondiari), Consorzio Canale emiliano-romagnolo, Enel, Aipo e, naturalmente, l’Autorità di distretto del Po.

Ora in onda:
________________