Sarà luogo diffuso di innovazione digitale nei settori fondamentali dello sviluppo della società e dell’economia dei dati, supporto alle imprese e alla pubblica amministrazione nei processi innovativi e strumento di collegamento tra ricerca e territorio.

Con il progetto ‘ER2Digit’, nato nel cuore della Data Valley, la Regione Emilia-Romagna, ha partecipato e vinto il bando della Commissione Europea, nell’ambito del Programma Europa Digitale, per la creazione e lo sviluppo della rete europea dei Digital Innovation Hub. Il progetto è stato presentato da ART-ER e coinvolge gli altri i partner dell’Hub di innovazione digitale regionale, Lepida e CINECA. Si tratta di uno dei 13 progetti italiani che hanno superato il vaglio della Commissione, tra i 41 che avevano risposto alla procedura di selezione avviata nell’agosto 2020 a livello nazionale; un successo con cui l’Emilia-Romagna si aggiudica 4,5 milioni di finanziamenti europei.

I progetti vincitori andranno a costituire la rete dei Poli europei di innovazione digitale a cui affidare il compito di assicurare la transizione digitale delle imprese, in particolare di piccole e medie dimensioni e del settore pubblico. attraverso l’adozione delle tecnologie digitali avanzate, intelligenza artificiale, calcolo ad alte prestazioni e sicurezza Informatica. Per svolgere le proprie attività, l’hub si avvarrà inoltre delle competenze e capacità di ricerca e sperimentazione dei 90 laboratori industriali e centri di innovazione accreditati della Rete Alta Tecnologia, che vanta un fatturato annuo di 26 milioni di euro di contratti di ricerca e 30 milioni di euro di progetti di R&S finanziati con fondi pubblici.

“La preferenza accordata dalla Commissione Europea al nostro progetto- commenta l’assessora regionale all’Agenda digitale, Paola Salomoni- è per noi motivo di orgoglio, perché viene riconosciuto il grande lavoro di squadra fatto e l’impegno nel portare avanti una politica innovativa per la transizione digitale. La Data Valley si rafforza ulteriormente, dopo l’attrattività dei grandi centri di calcolo tra cui Leonardo, abbiamo portato in Emilia-Romagna il finanziamento PNRR per il Centro Nazionale sul Supercalcolo, quello per l’Ecosistema dell’innovazione e ora entriamo nella rete delle strutture che accompagneranno la trasformazione digitale del territorio dell’Unione europea. Rafforziamo il sistema che supporta le politiche di innovazione digitale del territorio, pronti a sviluppare nuovi strumenti nell’ambito dei big data, dei gemelli digitali e delle applicazioni a supporto di tutti gli emiliano-romagnoli”.

Cosa è la rete europea dei Digital Innovation Hub

Si tratta di veri e propri sportelli unici digitali che sosterranno le aziende private e gli enti pubblici nella loro trasformazione digitale, mettendo a disposizione una vasta gamma di competenze tecniche e innovazioni sperimentali, e rappresentando una vera e propria porta di accesso a piattaforme e infrastrutture specializzate. Non solo, forniranno anche consulenza finanziaria, formazione e appoggio alle imprese sulle questioni ambientali, in particolare per quanto riguarda il consumo di energia e le basse emissioni di carbonio.

Il progetto vincitore dell’Emilia-Romagna

ER2Digit rappresenta un ecosistema integrato che poggerà sulle infrastrutture messe a disposizione a livello regionale attraverso le in-house che fanno parte del digital innovation hub regionale, che la Regione ha istituito nel febbraio scorso quale polo di innovazione digitale pubblico per gli enti dell’Emilia-Romagna in diversi ambiti: sanità, pubblica amministrazione, sviluppo economico, cultura, agricoltura, turismo, ricerca e territorio. In particolare i soggetti che partecipano al progetto sono: ART-ER, che ne è il coordinatore, il cui compito sarà quello di mettere a disposizione la propria esperienza nell’attuazione delle politiche di innovazione della regione e di regia dell’ecosistema; Lepida, che consorzia tutti gli enti pubblici del territorio regionale allo scopo di accompagnarli nrella trasformazione digitale e Cineca, tra gli enti che gestiscono le più importanti infrastrutture di supercalcolo nazionali ed europee, incluso Leonardo.

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