foto: Roberto Brancolini

Soddisfazione a Reggio Emilia per la firma a Roma, dopo mesi di trattativa, della pre-intesa sul nuovo Ccnl Sanità pubblica 2019-2021, siglato unitariamente.
Il contratto nazionale pubblico a Reggio Emilia, interessa 5.816 lavoratori dell’Ausl reggiana.

“Questo rinnovo – spiega Gennaro Ferrara, segretario Cisl Fp Emilia Centrale, responsabile per la sanità – riconosce, finalmente, il lavoro di persone che, anche durante la pandemia, hanno operato in condizioni spesso estreme, con costi altissimi. Anche a Reggio Emilia, in un contesto dove la sanità pubblica ha noti problemi di bilancio comuni in regione, con questo contratto consolida un processo di innovazione e modernizzazione che è a tutela, oltre che delle persone, dei cittadini e del diritto alla salute. L’emergenza pandemica aveva messo a rischio la tenuta del sistema. Oggi, invece, disponiamo di risorse aggiuntive a disposizione della contrattazione che, su base nazionale, sono altri 241,6 milioni di euro, con un aumento medio mensile di 90 euro: una svolta”.
Il nuovo accordo prevede aumenti mensili di 158 euro per i 2.908 infermieri dell’Ausl reggiana, cui si sommano altri 100 euro in caso di assegnazione ai servizi di pronto soccorso. Per i restanti 486 appartenenti al personale sanitario dell’Ausl di Reggio Emilia (vigilanza e ispezione, riabilitazione), l’incremento contrattuale e la nuova indennità tutele del malato vale 126 euro, sempre con l’aggiunta di 100 euro nel caso di assegnazione ai servizi di pronto soccorso che vale anche per gli Oss, il cui incremento base è di 101,5 euro mensili. Per i 413 Oss dell’azienda sanitaria con sede in via Amendola è prevista, sino al 30 giugno 2025, la possibilità di accedere all’area degli assistenti anche in assenza del titolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno. 85 euro è l’incremento medio tabellare per i 2009 appartenenti al personale amministrativo, tecnico e professionale dell’Ausl di Reggio che potrà accedere all’area superiore sino al 30 giugno del 2025 anche in assenza del titolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno.
Ma le novità previste dal contratto sono molte di più: dal ruolo contrattuale sanitario ai permessi a ore (non più solo a giornate intere) nell’ambito della Legge 104, dalle progressioni orizzontali agli scatti di stipendio legati all’anzianità e alla valutazione annuale.
“Questo contratto riconosce il valore del personale – conclude Ferrara – non è più considerato solo un costo ma investimento per il miglioramento dei servizi che offre alla collettività. Questo accordo dimostra la bontà dell’azione e delle rivendicazioni sindacali proposte in questi anni. Ora a livello regionale rivendichiamo e siamo impegnati per un piano di assunzioni che consenta non solo il turn over ma anche il superamento del precariato attraverso la stabilizzazione dei 395 lavoratori reggiani del comparto e l’adeguamento dei fondi contrattuali (il salario variabile del lavoratore) fermo al 2018”.

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