Carpi, le associazioni di categoria in merito all’estensione della Ztl a tutto il centro storico
Piazza Martiri (foto di Fabio Troni) Facebook Comune di Carpi

“Si tratta di un progetto – commentano le associazioni –  presentato per la prima volta più di tre anni fa, che comporta la perdita di quasi 900 parcheggi a disposizione dei frequentatori del centro e sul quale avevamo già avuto modo di esprimere le nostre critiche e avanzare delle proposte. Adesso viene ripresentato, senza considerare la mutata situazione economica e sociale, dopo i due anni di pandemia che hanno messo a dura prova la resistenza delle imprese, che oggi continuano a soffrire a causa del pesante rincaro delle materie prime e della contrazione dei ricavi. L’unica novità è che circa 300 posti auto del Piazzale delle Piscine vengono “forzosamente” considerati accessori al centro storico, in quanto verrebbe istituito un servizio navetta.”

Per le associazioni di categoria non si tratta di fare le barricate o essere contrari a priori a qualsiasi limitazione alle automobili in centro ma il fine è quello di tutelare  la vivacità del centro storico che, così facendo, avrà sempre più ampie zone “deserte” e “abbandonate”. L’esempio concreto è quello di Corso Roma: le associazioni si sono dichiarate favorevoli a un progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana ben circoscritto, con compensazione dei posti auto persi, convinte che, esauriti i disagi del cantiere, ci saranno delle opportunità per le imprese interessate.

Ma è evidente che nello scenario attuale, caratterizzato dall’assenza di progetti di riqualificazione e rilancio del centro, le associazioni non possono che confermare la loro contrarietà.

“Non possiamo correre il rischio di consegnare il cuore della città al degrado, all’abbandono ed allo spopolamento. Paradossalmente il Comune ha recentemente stanziato 150mila euro di incentivi per le nuove aperture in centro, riconoscendo implicitamente una situazione di scarsa densità commerciale. Non è pensabile che l’estensione integrale della Z.T.L., con la semplice chiusura di strade e l’installazione di cartelli, possa favorire il contrasto alla desertificazione del cuore della città. E un centro storico spopolato è anche un luogo degradato e insicuro, per chi ci lavora, ci vive e lo frequenta.”

Per questo le associazioni propongono una serie di misure alternative per il  miglioramento della viabilità e la riduzione delle emissioni dei gas di scarico, già a suo tempo illustrate alla Regione, fra cui ad esempio: la sistemazione dell’uscita del casello autostradale; il prolungamento della tangenziale in direzione Fossoli; l’ampliamento del parcheggio di P.le Donatori di Sangue nei pressi dell’Ospedale; l’istituzione di Zona Pedonale o Zona 30, ovvero Isole Ambientali nelle adiacenze di plessi scolastici o luoghi di lavoro particolarmente frequentati specie se sede di funzioni pubbliche; la realizzazione di parcheggi scambiatori nei pressi del centro  e il potenziamento del trasporto pubblico locale verso il centro storico e delle piste ciclabili.

“Se l’obbiettivo di questo paventato provvedimento è il miglioramento della qualità dell’aria della nostra città, riteniamo che debba essere realizzato con misure alternative alla mera estensione della Z.T.L., la quale avrebbe, anzi, l’effetto opposto di spostare semplicemente l’offerta di parcheggi ai comparti adiacenti, saturando in questi l’offerta di sosta, con il conseguente forte aumento del traffico passivo per la ricerca di stalli liberi. Se invece ci sono altri obbiettivi che lo esplicitino apertamente” concludono le associazioni.

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