Happening culturale letterario nel mondo del fantastico a Modena. Giovedì 19 in via dei Servi, 21 presso la sala delle Dame del Liceo Artistico “Adolfo Venturi”, Silvia Franceschini presenta “La memoria perduta di Harmonizer”, romanzo di Rebecca Majolino. Un viaggio nel mondo del fantastico, dove la realtà oggettiva in una pluralità di significazioni diventa proiezione di situazioni interiori “forti”, che lasciano prefigurare situazioni oltre per assumere una propria valenza e consapevolezza circolare. Harmonizer, chiarisce il prof. Gennaro Pisco, artista e studioso di simbologia esoterica, vuol dire armonia (il nome è di derivazione tedesco che la scrittrice conosce perfettamente).

È un vero e proprio viaggio iniziatico, interiore, all’interno di un universo fuori dal tempo, nell’infinito, formato da una moltitudine di simboli, alla costante ricerca, dell’identità perduta, della memoria chiusa in un palazzo di alabastro, vicino a un lago nascosto. La matrice narrativa di cui si avvale Rebecca Majolino, scrittrice bolognese di origine siciliana di Messina, è davvero notevole, così come la sua capacità, di formulare un linguaggio del tutto nuovo. Ogni parola, in un continuum come un fiume in piena, si sussegue ed entra nell’altra attraverso una forma evocativa narrativa “molto visiva”. Attrae psicologicamente il lettore coinvolgendolo attivamente in questo suo mondo fantastico: “bellissimo” come lo definisce Pisco. Nella sequenza scenica, come davanti a un quadro, conduce per mano il lettore all’interno di uno spazio percettivo esistenziale (il suo); pre-analisi che si fa conoscenza.

Rebecca Majolino, docente di lettere, colpita da una grave e rara malattia, completamente immobile, non riesce a parlare, muove solo qualche dita. Per poter scrivere, viene aiutata da amiche e da assistenti che le stanno vicino. “E’ una vera intellettuale e donna fantastica”, sottolinea con enfasi emotiva, il suo amico ed ex collega, il prof. Gennaro Pisco. Grande cultrice di musica classica, in particolare di Beethoven e Bach, ama molto i musicisti della scuola napoletana, come il Cimarosa e il Paisiello, maestri copositori che un tempo si deliziava a suonare al pianoforte. Ha, tra l’altro scritto una quartina su Dante, creando un nuovo girone, utilizzando come metrica la stessa forma dantesca. Al momento sta scrivendo un libro su Orfeo.

Durante l’evento, Rebecca non potendo partecipare di persona, sarà in collegamento video, dove assisterà da casa alla presentazione del suo libro e agli interventi degli amici.

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