“L’Appennino sta svoltando, guarda fiducioso al futuro perché è consapevole di vivere un momento storico, favorevole e decisivo”. Nelle parole di Silvia Bernabei, Presidente Cna Area Appennino Bolognese, c’è il senso di quanto si è discusso al convegno “L’Appennino bolognese che vuole crescere” organizzato da Cna Bologna lo scorso sabato 7 maggio al cinema Kursaal. Un’iniziativa dedicata alla memoria di Orlando Masini, imprenditore e dirigente Cna prematuramente scomparso, a cui è stata dedicata la sede di Cna Porretta.

Maurizio Fabbri, Consigliere delegato Città Metropolitana alle Politiche per l’Appennino bolognese, ha sintetizzato quanto successo recentemente per la montagna bolognese: “In 3 mesi l’Appennino ha ricevuto 55 milioni di euro, tra fondi Pnrr, bando PinQua, piano per il recupero delle cartiere Burgo e del Brasimone. Per non parlare del rilancio delle Terme, del salvataggio Saga Coffee e degli ulteriori investimenti sul Brasimone finalizzati alla ricerca. Siamo stati bravi a fare sistema. Ma ora questi progetti vanno fatti camminare, dobbiamo ridurre le spese correnti, attrarre investimenti. La Città Metropolitana entro luglio produrrà uno specifico piano di sviluppo per l’Appennino, dove saranno messi a sistema tutti i progetti che prevedono finanziamenti e soprattutto in cui aiuteremo i piccoli Comuni a fare progettazione, sostenendoli anche con finanziamenti, perché spesso un Comune piccolo non ha gli strumenti, le persone e le risorse per progettare con le sue forze”.

Altrettanto concreto è stato nel suo intervento Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione Regione Emilia-Romagna. “Per l’Appennino fondamentale è la logistica, la Regione ha deliberato che vuole entrare nell’accordo di programma con Anas e con Rfi per il miglioramento di strade e rete ferroviaria per l’Appennino. Partendo dall’urgenza dei lavori per il Ponte di Sasso Marconi. La Regione sta lavorando ad un ‘Decreto montagna’ che verrà presentato agli Stati generali della montagna, in cui saranno previste agevolazioni sui mutui per i giovani che vorranno venire a vivere in montagna, agevolazioni per i medici che vorranno esercitare in montagna, incentivi per la digitalizzazione, incentivi per gli under 36 che intendono aprire aziende in Appennino. La nostra regione ha un bellissimo tapis roulant che è la via Emilia, ma da questo devono partire altrettanti tapis roulant che risalgono le valli appenniniche. Il mio impegno è quello di ricucire i territori e questo è un momento favorevole, perché oltre ai fondi Pnrr mai erano arrivate tante risorse dall’Europa. Metteremo in campo tante progettazioni nelle quali, garantisco, saranno coinvolte le pmi e le microimprese”.

Colla ha risposto in questo modo alla sollecitazione di Mario Pagani, Responsabile Dipartimento Politiche Industriali Cna Nazionale, che è intervenuto in particolare sul tema Fondi Pnrr: “Ci sono state troppe aspettative su questi fondi. Certamente l’intervento è ambizioso, 230 miliardi di cui 70 a fondo perduto, più del Piano Marshall. Alla fine tutti hanno pensato: e per me cosa c’è? Secondo Cna è andata molto bene per gli strumenti che già esistevano (Transizione 4.0 e incentivi all’edilizia come Superbonus e Sismabonus). Più difficoltà invece sui nuovi strumenti, quali la transizione energetica, che sono stati creati non a misura di piccole imprese le quali invece rappresentano oltre il 90% delle aziende italiane. Inoltre occorre più attenzione verso gli enti locali e sulla aree non metropolitane. Cna sta chiedendo questo al Governo e alle forze politiche, oltre ad un sostegno per chi vuole autoprodursi l’energia. Infine, entro il 30 giugno cercheremo di modificare il codice appalti favorendo l’accesso di quel mercato alle pmi, altrimenti gli appalti li vinceranno sempre le aziende che hanno uffici in grado di preparare i bandi senza poi avere le strutture edili per poterli realizzare”.

La voce delle banche è stata portata da Stefano Volpato, Direttore Commerciale Banca Mediolanum. “L’Appennino ha bisogno di futuro e di guardare avanti, siamo di fronte ad un decennio importante, dobbiamo affrontarlo con ottimismo. Anche perché gli italiani sono la popolazione tra le più risparmiatrici al mondo, il 20% del reddito viene accantonato”,

Dunque, come ha ribadito il Presidente Cna Bologna Antonio Gramuglia, “noi non dobbiamo pensare come deve essere aiutato l’Appennino, noi dobbiamo pensare all’Appennino come ad un’opportunità”.

“Proprio come pensava Orlando Masini – ha affermato Marco Gualandi, Vicepresidente Cna Bologna, imprenditore dell’Appennino – una persona che sapeva guardare avanti, una persona generosa, che tutti voi presenti a questo convegno avete conosciuto e apprezzato. Un mio caro amico”.

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