Aicha Hammouda e Marco Spadacini, della classe 4 F dell’Istituto di istruzione superiore “Nelson Mandela” di Castelnovo Monti, sono i vincitori della quarta edizione del Premio “Gianni Franceschi” ideato e organizzato dalla Delegazione reggiana dell’Accademia Italiana della Cucina. Franceschi, giornalista reggiano, autore di libri di cultura e tradizione gastronomica del nostro territorio, è stato grande cultore e appassionato dello spirito che anima l’Accademia. Ad onorare la sua memoria, tra i componenti della giuria, era presente anche Floriana Franceschi, figlia di Gianni, accompagnata dal marito, l’accademico Gianfranco Sorrentini. Tra i giurati d’onore anche lo chef stellato Andrea Incerti Vezzani patron del ristorante “Ca’ Matilde” di Rubbianino di Quattro Castella.

Particolarmente evocativo il nome scelto da Aicha e Marco per descrivere il piatto che si è aggiudicato il primo premio: Inquinamento e vegetazione, perfettamente coerente con il tema di questa edizione, dedicata all’alimentazione del futuro: “Costruisci il piatto di domani”.

L’impegno dei due studenti – che attraverso la loro creazione hanno invocato la speranza che l’uomo possa  convivere in modo complementare nel rispetto della natura – sono stati premiati con un buono spesa del valore di 500 euro.

Seconde classificate, Giulia Perri e Sara Trichi con il piatto Fusione di mondi, una unione ideale di culture e tradizioni culinarie che rimandano a una globalizzazione improntata all’armonia dei sapori,

in un trionfo di suggestioni e colori pienamente vissuto da tutti i sensi.

Al terzo posto, si sono classificate Evely Tonelli e Marinela Elmadhi con Perla marina, un piatto “bandiera” in difesa dell’ecosistema che fonde nell’immaginario due emozioni dello stesso colore: l’azzurro del cielo e del mare.

Ai secondi e ai terzi classificati è stato donato il famoso libro di Pellegrino Artusi “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, nella prestigiosa edizione con prefazione del presidente nazionale dell’Accademia Italiana della Cucina, dottor Paolo Petroni.

Particolarmente arduo il compito della giuria guidata dal presidente del Premio, l’accademico Eugenio Menozzi, chiamata alla valutazione dei piatti sapientemente introdotti dalla responsabile della Delegazione reggiana dell’Accademia Italiana della Cucina, Anna Marmiroli.

Al loro attento e qualificato esame si sono sottoposti venticinque studenti, di cui due frequentanti il corso serale, della classe 4 F, sezione Enogastronomia, del noto Istituto alberghiero, rappresentato dal professor Angelo Armani insieme alla professoressa Silvia Zanichelli, i quali hanno ringraziato gli Accademici “per la straordinaria opportunità concessa agli studenti dell’istituto, i quali in questa competizione virtuosa hanno la possibilità di misurarsi e confrontarsi con una platea qualificata di esperti ed essere aiutati, con valutazioni e consigli qualificati e costruttivi, a migliorare competenze e abilità creativa”.

 

 

Accademia Italiana della Cucina – breve profilo

 

L’Accademia Italiana della Cucina è una istituzione culturale che gode dell’alto patrocinio del Presidente della Repubblica. Il suo scopo è la tutela delle tradizioni della cucina italiana, di cui promuove e favorisce il miglioramento in Italia e all’estero. Tra i suoi obiettivi, la valorizzazione e la promozione della tipicità del gusto, delle tradizioni culinarie italiane e della convivialità, quale cardine del vivere civile.

Presente in Italia con circa 200 Delegazioni territoriali e in tutto il mondo con oltre 80 fra Delegazioni e Legazioni, l’Accademia conta più di 8000 associati che si dedicano all’Istituzione per pura passione, senza fine di lucro e senza conflitti di interesse.

La Delegazione di Reggio Emilia è attiva dal 1963 ed è rappresentata da 40 Accademici.

Molto attivo anche il Centro nazionale studi “Franco Marenghi”, fondato nel 1990, vero e proprio polo culturale della Accademia, che osserva e analizza l’evoluzione dell’intera cultura enogastronomica italiana, con funzioni di indagine, analisi e conoscenza su argomenti di carattere storico, sociologico, gastronomico e nutrizionale, sempre in primo piano per la promozione del gusto italiano in patria e all’estero.

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