“Quello che stiamo vivendo è un periodo terribile e i nostri pensieri sono sempre rivolti alle famiglie, alle mamme, ai nonni e ai bambini che lasciano il proprio Paese per trovare un posto sicuro, ma anche a tutte le persone che invece sono costrette a rimanere”: con queste parole fra Giampaolo Cavalli, direttore dell’Antoniano di Bologna, racconta le sensazioni di chi, ogni giorno, si prodiga per alleviare le sofferenze di quanti sono coinvolti nel dramma della guerra.

Secondo gli ultimi dati pubblicati dal Ministero, infatti sono, secondo i dati delle Prefetture (dato aggiornato al 14 aprile), 22.065 le persone arrivate in Emilia-Romagna, di cui 3.729 si trovano sul territorio di Bologna, dove opera l’Antoniano.

Per questo, non potendo restare indifferenti rispetto a una tragedia umanitaria che, a oggi, ha già causato complessivamente più di 4 milioni di profughi, i notai bolognesi hanno deciso di donare 20mila euro ad Antoniano Onlus, per contribuire a sostenere le iniziative di solidarietà alla popolazione civile, sia in città che sul territorio ucraino, portate avanti senza risparmio in queste settimane dai frati minori del Convento di Sant’Antonio.

Bologna sono infatti già state accolte le prime famiglie, e l’Antoniano sta operando in rete con le istituzioni locali e le altre realtà del territorio per garantire una sistemazione dignitosa, percorsi di integrazione sociale, supporto in caso di bisogni economici e materiali.

Ma non solo: i frati dell’Antoniano si sono mobilitati, attraverso l’Operazione Pane, per far arrivare cibo, beni di prima necessità e soprattutto medicine e disinfettanti direttamente sul territorio ucraino, per la precisione a Leopoli, al convento di San Giuseppe delle suore Benedettine.

“In momenti come questi – spiega fra Giampaolo – il nostro dovere è quello di non lasciare queste famiglie da sole e offrire loro tutto l’aiuto di cui hanno bisogno. Come Antoniano ce la stiamo mettendo tutta per sostenere le famiglie ucraine, e se questo è possibile è anche grazie alla generosità del Consiglio Notarile, che ha risposto al nostro appello di solidarietà”.

“La donazione – continua il Direttore di Antoniano – sta già contribuendo a rafforzare la rete solidale di Operazione Pane che è attiva non solo in Italia, ma anche in Ucraina e ai confini.

Qualche giorno fa ho incontrato una mamma arrivata insieme ai suoi bambini, fuggiti da Kiev con la loro auto. Sono molto spaventati e hanno tanta voglia di tornare presto alla normalità, ma sono anche molto grati per l’affetto che stanno ricevendo”.

“Noi notai – commenta il Presidente del Consiglio Notarile di Bologna Alberto Valeriani – siamo parte della comunità, e non potevamo in alcun modo restare indifferenti nei confronti di questa tragedia. Tante persone e realtà stanno donando e contribuendo a sostenere chi, in prima persona, porta aiuto alla popolazione così duramente colpita. Abbiamo voluto sin da subito fare la nostra parte, affidando le risorse a una realtà che siamo certi saprà destinarle agli scopi che ci siamo prefissi”.

Conclude fra Giampaolo: “La guerra non sarà mai la soluzione a un problema. Ci scopriamo deboli, impotenti. Ci rimane l’unica risorsa che hanno i poveri: possiamo solo mendicare, chiedere, chiedere. Chiedere insieme e desiderare insieme la pace. Esisterà un tempo dove non ci saranno più nemici da combattere, città da distruggere, ponti da far saltare. Ci sarà un tempo in cui guardandoci ci scopriremo fatti della stessa materia tanto da riconoscere nell’altro la stessa pasta di cui noi siamo fatti! Ci sarà un tempo dove tutti insieme ci daremo da fare per costruire il futuro buono per tutti!”.

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