“Una situazione gravissima, che mette a repentaglio la sopravvivenza di centinaia e centinaia di imprese solo sul nostro territorio, vale a dire la maggior parte di quelle che hanno concesso sconti in fattura e che ora non riescono a monetizzare i crediti fiscali a causa del blocco dell’acquisto dei crediti da parte delle banche. E non stiamo parlando solo del superbonus, che è comunque l’incentivo maggiormente coinvolto da questa vicenda”. Luca Giovanelli e Alice Guidetti denunciano grandi pericoli nella tenuta del comparto casa in conseguenza delle nuove norme sulla cessione dei crediti che di fatto ha bloccato gli incentivi.

“Stimiamo che solo a Modena siano almeno duemila – il 20% del settore – le imprese a rischio default, a causa dei crediti fiscali non smobilizzabili. Imprese che, senza un intervento tempestivo, non potranno pagare i fornitori, i dipendenti, costretti quindi a fallire. Stiamo parlando di almeno 5.000 addetti, quindi di una situazione che rischia di avere pesanti ripercussioni anche sul piano occupazionale”. Infatti, si tratta di crediti che vanno da decine di migliaia di euro ad un paio di milioni per ciascuna impresa, per un totale che si può calcolare, con una stima per difetto, attorno ai 150 milioni di euro.

Come conseguenza di questa situazione CNA sta registrando non solo un forte rallentamento degli interventi edilizi, ma anche un blocco dei cantieri. “Ci sono tanti lavori che sono bloccati a tempo indeterminato, con grandi disagi per gli inquilini”.

“Di fatto, le agevolazioni al momento sono una possibilità alla portata dei soli proprietari di abitazioni più benestanti, quelli che dispongono cioè di una capienza fiscale che consenta di sfruttare gli incentivi nella propria denuncia dei redditi in 5 anni – nel caso del superbonus – o in 10, senza cessione del credito o sconto in fattura. Una vera e propria ingiustizia fiscale che sta condizionando tutto il sistema, dagli inquilini alle imprese”.

Secondo CNA, non è ammissibile cambiare di mese in mese le condizioni di applicazione degli incentivi: occorre la stabilità delle norme sino al termine degli incentivi.

“Le piccole e medie imprese sono state chiamate a svolgere il ruolo improprio di intermediario che anticipa ai committenti dei lavori i benefici degli incentivi riconosciuti dallo Stato. Ora le stesse imprese scoprono che questo compito non viene loro riconosciuto, esponendole a gravissimi rischi di liquidità”.

“E’ di urgenza assoluta – concludono Guidetti e Giovanelli – che il Governo intervenga per riattivare il mercato dei crediti d’imposta attraverso il superamento dei limiti e delle rigidità del sistema bancario e di Poste Italiane per riattivare il sistema degli incentivi edilizi, a cominciare dal Superbonus, incentivi che rappresentano una componente molto rilevante della domanda interna e che possono contribuire in modo importante all’efficientamento energetico degli edifici, oggi più che mai una priorità per il nostro Paese”.

Ora in onda:
________________