«Gli azionisti Iren rinuncino a una parte dei dividenti per aiutare le famiglie e imprese modenesi gravate dai rincari dei costi energetici». Lo chiede la segretaria generale della Cisl Emilia Centrale Rosamaria Papaleo commentando i risultati finanziari ottenuti l’anno scorso dalla multiutility reggiana con clienti anche a Modena e provincia.

L’esercizio 2021 di Iren è terminato con ricavi per 4,96 miliardi di euro, in aumento del 33% rispetto ai 3,76 miliardi ottenuti l’anno precedente, in seguito a maggiori ricavi energetici per circa un miliardo di euro influenzati prevalentemente dall’incremento dei prezzi.

«Il margine operativo lordo è salito a 1,016 miliardi di euro (+9,6% rispetto al 2020) e l’utile netto a 303 milioni di euro (+26,7%). Il cda ha proposto la distribuzione del dividendo 2022 (relativo all’esercizio 2021) di 0,105 euro per azione, in aumento del 10,5% rispetto allo scorso anno. Queste scelte – osserva la segretaria Cisl – sono prese in un momento storicamente complesso in cui pagare le bollette è sempre più difficile per le famiglie, così come lo è produrre per le aziende, come ben sanno decine e decine di ceramiche del nostro territorio.

Per questo auspichiamo che gli azionisti Iren possano rinunciare a una parte degli utili a favore dei clienti, grazie ai quali la holding reggiana ha potuto chiudere un bilancio così brillante.

Ben venga l’impegno di Iren ad attuare azioni volte a mitigare l’impatto della volatilità dei prezzi energetici. Chiediamo, però, – conclude la segretaria generale della Cisl Emilia Centrale Rosamaria Papaleo – che esso sia quantificato e dichiarato già in sede di bilancio di previsione».

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