Una carrellata di immagini per sensibilizzare la comunità verso un mondo poco conosciuto e fonte di timori e paure, come quello della Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA). Ha inaugurato oggi, venerdì 8 aprile, presso l’Ospedale di Sassuolo, la mostra fotografica ‘Oltre. Guardare altriMenti’. Il progetto – ideato da Raffaella Vergaro e Stefania Vicini con le foto di Susanna De Pascalis, medico presso un reparto di Medicina Subintensiva al ‘Maggiore’ di Bologna – si snoda attraverso undici scatti esposti in Ospedale a Sassuolo.

“L’obiettivo della mostra – sottolineano le due ideatrici Raffaella Vergaro e Stefania Vicini, medici della Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda USL di Modena – è condividere un momento di riflessione sulla disabilità nell’età evolutiva attraverso l’empatia delle immagini, dando voce, attraverso le foto, agli operatori, alle famiglie e ai bambini dei servizi NPIA di Sassuolo. Scatto dopo scatto, l’allestimento vuole cambiare la prospettiva del pensiero comune verso una realtà in espansione e ormai pervasiva nella società, cogliendo il bello dell’extra-ordinario e l’ordinaria bellezza dimenticata nel diverso”.

All’inaugurazione della mostra erano presenti la Direttrice Sanitaria dell’Azienda USL di Modena, Silvana Borsari; il Direttore Generale dell’Ospedale di Sassuolo SpA, Stefano Reggiani; la Direttrice del Distretto Sanitario di Sassuolo, Federica Ronchetti. Con loro anche le ideatrici della mostra, Raffaella Vergaro e Stefania Vicini. La prima esposizione, con immagini diverse da quelle presentate oggi a Sassuolo, si è tenuta all’Ospedale di Vignola nei mesi scorsi nel corso della Settimana della Salute Mentale e proseguirà nei diversi territori come mostra itinerante.

“Le immagini sono uno strumento molto potente nel fare emergere le emozioni legate al prendersi cura e all’essere vicini ai bisogni dei bambini e delle loro famiglie – spiega Massimo Brunetti, Direttore della Comunicazione e Promozione della Salute dell’Azienda USL di Modena. Così come già avvenuto a Vignola, anche a Sassuolo organizzeremo un momento fra operatori e famiglie di riflessione e scambio delle emozioni prodotte dalle immagini. Sono incontri di grande valore, curati dalle due antropologhe che collaborano con l’Azienda USL di Modena, Cecilia Gallotti e Consuelo Nocentini, che restituiscono il senso profondo del prendersi cura da parte dei professionisti delle nostre equipe”. E anche l’idea del rendere itinerante la mostra, curata da Barbara Magnoni, vuole legare in un filo comune gli spazi con i percorsi di cura”.

Quando sono entrata in punta di piedi negli ambulatori dei servizi di Neuropsichiatria Infantile di Vignola e Sassuolo, grazie al coinvolgimento da parte di Stefania Vicini e Raffaella Vergaro, ho compreso subito che tutti loro erano protesi ad aiutare i bambini e le loro famiglie a crescere nelle proprie potenzialità – aggiunge l’autrice degli scatti, Susanna De Pascalis. I bambini hanno in sé una ricchezza che deve essere scoperta e fatta esprimere con modalità specifiche e sono stata testimone della professionalità di ogni membro dello staff nello svolgere questo difficile compito. Sono stata testimone anche del sentimento di gratitudine delle famiglie nei loro confronti. Ho appurato con i miei occhi che questi bambini non ‘sono’ la loro disabilità. Sono bambini esattamente come gli altri che hanno bisogno di inclusività e non di paura o ghettizzazione”.

 

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