I provvedimenti annunciati dal presidente del Consiglio Mario Draghi rappresentano un ennesimo passo in avanti per rispondere all’emergenza del caro bollette e dei costi delle materie prime, ma “sarà necessario fare di più e i Comuni non devono essere lasciati soli ad affrontare queste situazioni”. Lo ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli rispondendo giovedì 7 aprile in Consiglio comunale a due interrogazioni su questo tema presentate nelle scorse settimane.

In particolare, il sindaco ha sottolineato come il Comune abbia rafforzato l’impegno verso le famiglie sia grazie alla collaborazione con Hera per i nuclei disagiati sia con i sostegni diretti previsti dal bilancio, circa 300 mila euro all’anno nell’ultimo triennio – E un emendamento della maggioranza ha permesso di stanziare 150 mila euro aggiuntivi quest’anno proprio per il pagamento delle utenze delle famiglie più in difficoltà
L’istanza presentata da Beatrice de Maio (Modena Sociale) ricordando il “servizio di consulenza anti-caro bollette avviato da Hera e i consigli per consumare meno”, chiedeva in particolare “quali iniziative economiche e sociali intende intraprendere l’amministrazione comunale per sostenere famiglie e imprese”; se si attiverà con le aziende erogatrici per evitare la sospensione di luce e gas alle famiglie che non riusciranno a pagare e infine, se “il sindaco ritenga la risposta di Hera appropriata al problema del caro bollette”. Interrogativi ribaditi anche nell’interrogazione di Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia illustrata da Elisa Rossini, che insisteva sulle misure dell’amministrazione comunale a sostegno di famiglie ed imprese” e chiedeva se il Comune “abbia valutato le soluzioni provenienti da imprese e consumatori” facendo riferimento “alla proposta di associazioni imprenditoriali, quali Confcommercio, che hanno chiesto ai soci pubblici di Hera Spa di rinunciare ai dividendi sugli utili in cambio di una riduzione dei costi energetici”.
Muzzarelli, dopo aver ricordato di aver già affrontato il tema in Consiglio il 15 febbraio, quindi prima della guerra, ha ribadito la necessità di misure del Governo per calmierare i prezzi dell’energia, dei carburanti e delle materie prime. In marzo sono stati stanziati 14 miliardi e altri 5 sono stati annunciati in occasione della presentazione della prima stesura del Def. Risorse importanti, per il sindaco, ma che rappresentano un terzo rispetto a ciò che sarebbe necessario secondo le stime dell’Anci.
Muzzarelli ha citato anche i bandi di sostegno alle attività economiche della Camera di commercio e ha rinnovato la preoccupazione per il rischio del blocco dei cantieri pubblici e per le gare di appalto (“prima l’ho scritto a Draghi e poi l’ho ripetuto alle ministre Gelmini e Bonetti parlando del Pnrr”), così come la necessità di un’accelerazione sulle energie rinnovabili, soprattutto di fronte alla questione dell’indipendenza energetica dal gas russo.
Con Hera è stato deciso di potenziare le rateizzazioni per affrontare il caro bollette: dopo le 200 mila del 2021, si pensa di arrivare a 350 mila quest’anno, per un valore complessivo di oltre 300 milioni di euro nel solo primo trimestre. Per le famiglie con importi delle bollette superiori a mille euro la rateizzazione è stata prevista anche oltre i dieci mesi e nei casi particolari sono possibili specifiche rimodulazioni, in base a un accordo con le associazioni dei consumatori. Agevolazioni sono stati definite anche per associazionismo, volontariato e sport di base, così come per le famiglie disagiate. Un tema che è al centro dell’impegno del Comune, con i 40 milioni di euro dedicati al welfare in bilancio e ricordati dal sindaco insieme al dato per i sostegni alle famiglie in difficoltà (quest’anno l’intervento aumenterà a 450 mila euro) e a quelli riferiti ai bonus gas, luce e acqua (circa un milione di euro all’anno) per i quali il Governo ha ampliato la platea dei beneficiari alzando il livello Isee a 20 mila euro. Nel 2019 l’avevano ottenuto 6.450 famiglie, nel 2020 erano state 6.565.
Muzzarelli ha concluso richiamando il tema Fondo funzioni fondamentali legato alla pandemia e non utilizzabile per azioni a sostegno di famiglie e imprese in questa fase, pur essendo prorogato fino a maggio: “Auspico che possa essere messo a disposizione dei sindaci un nuovo strumento per iniziative dirette e mirate. I Comuni hanno dimostrato già in altre situazioni (dalla protezione civile all’emergenza alimentare) che possono essere veloci e incisivi”.
Nella replica, la consigliera De Maio ha detto: “Si parla molto dell’aumento dei costi delle risorse collegando la questione alla Russia, definita inaffidabile ed evidenziando la necessità di interrompere gli approvvigionamenti che da lì provengono. La verità però è che se si chiudono i rapporti con la Russia si deve ricorrere al razionamento nell’utilizzo del gas”. “La coperta è corta – ha aggiunto – e le risorse per risolvere il problema dell’aumento dei prezzi sono poche: una soluzione concreta per abbassare le bollette dei modenesi sarebbe usare parte degli utili di Hera”.
Da parte sua, Elisa Rossini si è detta “non soddisfatta” della risposta che “mostra come la nostra Amministrazione anziché prendere mano il problema dei cittadini preferisca aspettare che siano altri a risolverlo. È vero che non può risolvere la questione rincari a livello locale – ha detto – ma si può e si deve sostenere i cittadini: non ci si deve solo appoggiare all’esterno. Credo che mettere a bilancio 150 mila euro sia insufficiente, inoltre non si capisce la posizione dell’Amministrazione sulla proposta di utilizzare gli utili rinunciando alla distribuzione dei dividendi”.

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