Il presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, Alberto Zambianchi, ha ricevuto il Console generale della Repubblica Argentina a Milano, Luis Pablo Niscovolos, in visita nella sede di viale Aldo Moro, alla guida di una delegazione diplomatica composta anche dal vice console generale Manrique Altavista e dal capo ufficio economico dell’Ambasciata in Italia, Leandro Salinardi.

Presenti anche il professor Rafael Lozano Miralles del Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell’Università di Bologna, Paola Frabetti, responsabile internazionalizzazione di Unioncamere ER, Camilla Bosi della Regione Emilia-Romagna e Francesca Puglisi responsabile marketing e relazioni istituzionali BolognaFiere Group.

Al centro dell’incontro, oltre a temi di stretta attualità come il conflitto russo-ucraino e l’emergenza pandemica, la volontà comune di rafforzare le già consolidate relazioni economiche e culturali, che storicamente uniscono le comunità emiliano-romagnola e argentina.

Secondo le stime riportate dalla Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, dei tanti argentini di origine italiana, quasi 138.000 hanno radici in questa regione. Il Paese sudamericano è tra quelli con il maggior numero di associazioni di emiliano-romagnoli nel mondo: ben 25, la maggior parte delle quali concentrate a Buenos Aires, La Plata e Mar del Plata.

I legami storici, culturali e commerciali sono quindi da sempre molto forti.

L’export dell’Emilia-Romagna verso l’Argentina nel 2021 ha recuperato i valori pre Covid (+8,7%): l’80% è costituito da 4 settori (macchinari ed apparati, sostanza e prodotti chimici, minerali non metalliferi i.e. ceramica e prodotti alimentari). Per quel che riguarda l’import dall’Argentina, che non ha ancora recuperato i valori pre pandemia, si tratta soprattutto di prodotti dell’industria alimentare e dell’agricoltura (oltre il 98%).

“Il rapporto con l’Argentina va oltre l’aspetto di carattere commerciale e prescinde dal mero dato numerico. – ha dichiarato il presidente Zambianchi – E’ un Paese interessante grazie alle materie prime, produzioni agricole, tradizione industriale, capitale umano altamente qualificato e grande mercato interno. Il Sistema Camerale dell’Emilia-Romagna è da molti anni impegnato per promuovere e intensificare le relazioni commerciali, finanziarie, culturali, oltre ai rapporti di collaborazione economica e tra imprese italiane e argentine nei settori dell’industria, del commercio, dell’artigianato, dell’agricoltura, delle attività ausiliarie e del terziario”.

Nel 2021, l’Argentina, dove circa il 90 per cento della popolazione ha aderito alla campagna vaccinale, ha registrato una forte ripresa, con una crescita del Pil che ha superato il 10 per cento.

“Gli imprenditori argentini – ha detto Niscovalos – sono interessati all’avvio di collaborazioni per lo sviluppo delle innovazioni tecnologiche e l’Emilia-Romagna, per il suo alto livello di specializzazione, può offrire un valido supporto in questa direzione. Tra le possibilità future, il rinnovo della convenzione con l’Università di Bologna per la realizzazione del Master di II livello Politiche e gestione nella sanità, Europa-America latina che scade a ottobre 2022 e la possibilità di intensificare i rapporti, anche attraverso intese bilaterali con la Regione Emilia-Romagna, in diversi settori, fra i quali quello agro-industriale, economico-commerciale, tecnologico e turistico”.

La Regione Emilia-Romagna da anni collabora con la Repubblica dell’Argentina per la realizzazione di iniziative congiunte, anche a valenza internazionale. Lo scoppio della pandemia a livello planetario ha imposto la sospensione dei programmi di cooperazione con l’Argentina, ma ora l’auspicio è di una rapida ripresa della collaborazione a tutti i livelli, superata la fase Covid.

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