Da mesi subiva pressoché quotidiane offese e minacce di morte da parte dell’ex compagno, che la raggiungeva sia telefonicamente che attraverso messaggi di testo e vocali sul proprio cellulare. Ma non solo: l’uomo si avvaleva anche di videochiamate nel corso delle quali mostrava all’ex compagna un coltello, affermando che glielo avrebbe sferrato in pancia e sul viso e poi si sarebbe suicidato. Gravi condotte persecutorie quelle messe in atto da un 35enne residente nel reggiano che hanno generato nella vittima, una 40enne di Reggio Emilia, una forte preoccupazione per la propria incolumità spingendola, lo scorso febbraio dopo mesi di minacce e offese, a rivolgersi ai carabinieri della stazione di Corso Cairoli denunciando l’ex compagno.

I carabinieri a cui la donna ha raccontato i fatti, acquisiti i dovuti riscontri hanno quindi denunciato l’uomo in ordine al reato di atti persecutori. La Procura di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della stazione di Corso Cairoli,  ha quindi richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare dell’obbligo di dimore nel comune di residenza e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, prescrivendogli inoltre il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con l’ex compagna. Misura cautelare che nel primo pomeriggio di sabato è stata eseguita dai carabinieri di San Polo d’Enza unitamente ai colleghi della stazione di Corso Cairoli che hanno condotto le indagini.

Secondo quanto ricostruito, dopo una relazione durata circa un anno, nel corso della quale i due erano andati anche a convivere, la donna, a causa della gelosia e possessività del compagno che in alcune occasione l’aveva anche percossa, ha deciso di porre fine alla relazione. Una scelta non condivisa dal 35enne che ha incominciato a molestare e minacciare la donna attraverso telefonate, anche in orario notturno, messaggi vocali e di testo arrivando a farle anche videochiamate nel corso delle quali mostrava un coltello affermando che glielo avrebbe sferrato in pancia e in viso per poi suicidarsi. Quindi la decisione di rivolgersi ai carabinieri per riferire quanto subiva con i militari di Reggio Emilia Principale che hanno denunciato l’uomo per atti persecutori, eseguendo il provvedimento cautelare, ovvero obbligo di dimora e divieto di avvicinamento, emesso su richiesta della Procura reggiana.

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