Alle prime ore di questa mattina, nel Comune di Bibbiano,  i carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, con l’ausilio di personale di rinforzo dei Comandi Provinciali di Modena, Parma e Piacenza, nonché di personale dei Carabinieri Forestali reggiani, di due unità cinofile del Nucleo di Bologna (per la ricerca di armi e stupefacenti) e di due squadre S.A.T. del 5° Reggimento Carabinieri di Bologna, per un totale di oltre 100 carabinieri, hanno dato esecuzione a un Decreto di Ispezione e Perquisizione locale con contestuale sequestro emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, nei confronti dei residenti e domiciliati presso due campi nomadi (una sessantina di occupanti) in ordine all’ipotesi di reato di lottizzazione abusiva, furto di energia elettrica e quant’altro eventualmente ravvisabile nel corso delle operazioni in corso, in particolare in materia di inquinamento ambientale.

L’attività di questa mattina trova origine da un’indagine condotta dai carabinieri di Bibbiano, avviata a marzo 2021, inizialmente nei confronti di 5 indagati ai quali potrebbero aggiungersi altri all’esito delle risultanze che emergeranno dalle attività in corso. Nello specifico le indagini svolte, attraverso il confronto tra gli accertamenti tecnici e rilievi aereo fotogrammetrici e i rilievi planimetrici e catastali con le misure delle unità abitative presenti sui lotti di terreni (con conseguente sovrapposizione di quanto risultato presente sui terreni e quanto risultante al catasto), ha consentito di evidenziare una situazione ben differente rispetto a quella risultante dagli atti ufficiali, tale da far ipotizzare la sussistenza di una lottizzazione abusiva.

La Procura reggiana, condividendo con le risultanze investigative ha emesso quindi il decreto al fine di verificare lo stato attuale di ogni singolo modulo abitativo, l’effettiva corrispondenza a quanto risultante dagli atti ufficiali, già acquisiti, o individuare altri eventuali effetti materiali del reato. Ciò in ragione anche del fatto che la società ENEL s.p.a., ha comunicato che presso i predetti insediamenti non risultano forniture di energia elettrica e/o gas, facendo tale dato ipotizzare la presenza di allacci fraudolenti che si stanno verificando.

L’ingente dispositivo dell’Arma proprio al fine di verificare puntualmente tutte le ipotesi al vaglio è stato integrato sul posto con la presenza di tecnici dell’Enel, per la verifica di eventuali allacci abusivi della rete elettrica, tecnici dell’IREN, per verificare eventuali allacci abusivi alla rete idrica; personale dell’Ufficio Tecnico del Comune di Bibbiano; personale del Servizio Sociale “Unione Val d’Enza”; da una squadra composta da 5 Vigili del Fuoco; da personale tecnico in materia di edilizia ed ambiente della Polizia Municipale “Val d’Enza”.

Al termine delle prime verifiche, i Carabinieri hanno tratto in arresto in flagranza di reato di furto aggravato di energia elettrica 14 persone, tutte poste agli arresti domiciliari in attesa di essere processate con rito direttissimo. Oltre ai 20 moduli abitativi e strutture in muratura, sono stati sequestrati documentazione bancaria e carte prepagate per approfondimenti investigativi.

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