Il sindacato metalmeccanici della Cisl accoglie con soddisfazione il protocollo d’intesa tra Ferrari, Mise, Regione Emilia-Romagna e Invitalia firmato ieri a Maranello.

«L’annunciata creazione di 250 posti di lavoro non può che renderci felici – afferma il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio Uriti – Ci sarà bisogno di nuove competenze, professionalità e specializzazioni che i nostri giovani, penso per esempio a quelli che frequentano i corsi Its, potranno fornire non solo alla Ferrari, ma anche al suo indotto e all’intero territorio.

Tuttavia questo non è l’unico aspetto positivo dell’intesa. Essa, infatti, – continua Uriti – ha anche un alto valore simbolico. In una regione molto antropizzata come la nostra, si avverte un vitale bisogno di sostenibilità con la S maiuscola. L’automotive  è un settore votato all’innovazione e strettamente legato alle transizioni.

Ciò detto, ritengo che queste intese vadano affiancate da un più ampio tavolo sull’automotive complessivamente inteso e sulle transizioni, un tavolo che possa consentire un confronto costante anche in termini di prospettive occupazionali. Se è stato firmato il Patto per il lavoro e per il clima, in situazioni come queste il sindacato deve essere coinvolto».

Il segretario della Fim condivide, poi, il sostegno assicurato dalle istituzioni locali e nazionali all’investimento della Casa di Maranello.

«Noi della Fim siamo sempre attenti al contesto. Questo è un periodo difficile e umanamente drammatico – sottolinea Uriti – Ora bisogna rispondere alla complessità del momento con ogni mezzo possibile. È positivo, per esempio, l’introduzione dei buoni benzina da 200 euro, anche se non sufficiente a tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori eroso dall’inflazione e dal rincaro dei costi energetici. Sono ben accetti tutti gli interventi che possono aiutare concretamente i lavoratori, così come – conclude il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale – sono condivisibili le misure che possono accompagnare le aziende nei periodi di transizione».

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