La Regione Emilia-Romagna dall’aprile del 2013 ha promosso un accordo con le principali associazioni di panificatori per incentivare la produzione di pane con un contenuto massimo di sale pari all’1,7% del peso della farina. Con l’accordo le associazioni di panificatori che aderiscono si impegnano a: promuovere nei forni associati la produzione del “Pane Menosale” e “Qualità Controllata” attraverso materiali comunicativi che informino sulla disponibilità di questi prodotti nell’esercizio e sui vantaggi per la salute derivanti dal loro consumo; aderire a specifiche iniziative di formazione sui benefici derivati da un ridotto apporto di sale nel pane e nella dieta in generale; non aumentare il prezzo di vendita.

Il pane con basso contenuto di sale è riconoscibile grazie al cartellino identificativo della campagna “Pane Menosale” contenente anche il cuore sorridente del marchio ministeriale “Guadagnare salute”. Le aziende aderenti sono riconoscibili ai consumatori grazie all’esposizione di una vetrofania con il titolo e il logo della campagna.

Ridurre l’assunzione di sale è tra gli obiettivi globali fissati dall’Organizzazione mondiale della Sanità contro le malattie non trasmissibili – ed è anche tra quelli contenuti nel nuovo Piano regionale della Prevenzione. Un’indagine nazionale promossa dal Ministero della Salute, i cui risultati sono stati resi noti lo scorso anno, rivelava che in dieci anni dal 2008 al 2018, i cittadini dell’Emilia-Romagna avevano ridotto il consumo medio di sale di circa il 12%, passando da un’assunzione media giornaliera di 10,8 grammi negli uomini e 8,3 nelle donne nel 2008-2012, a rispettivamente 9,5 e 7,2 grammi nel 2018-2019. Per continuare in questa direzione e con l’obiettivo di migliorare ulteriormente i risultati raggiunti sino a qui, Ausl di Reggio lavora sul fronte della sensibilizzazione.

Al progetto chiamato “PANE Menosale” anche quest’anno hanno aderito un centinaio di forni del territorio della Provincia di Reggio Emilia e nella settimana mondiale per la riduzione del sale grazie al SIAN (Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione) dell’Ausl di Reggio Emilia, sono in distribuzione a questi forni un totale di circa 100mila sacchetti.

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