È online da oggi, all’indirizzo www.comune.re.it/botteghediquartiere, la manifestazione di interesse per candidarsi alla gestione delle prime tre Botteghe di quartiere di Reggio Emilia, progetto di innovazione urbana promosso dal Comune di Reggio Emilia nell’ambito di ‘Qua- Quartiere bene comune’. Si tratta della possibilità di occupare un locale pubblico per farne la sede della propria attività professionale, in comodato d’uso gratuito, in cambio della disponibilità a mettere il proprio sapere e saper fare a disposizione della comunità . Il progetto punta a coinvolgere i privati, in questo caso singoli professionisti delle professioni più contemporanee, per diffondere le conoscenze a beneficio del bene comune e rigenerare spazi inutilizzati e in progressivo stato d’abbandono.

Gli spazi individuati – situati in luoghi di forte passaggio, con una relazione diretta con la strada e con lo spazio pubblico- sono in particolare l’immobile che ospitava il Corpo di Guardia della ex Polveriera, in via Terrachini 18 (ex Lipu), i locali in cui era situato il deposito e meccanico di biciclette in via San Pietro Martire 2/E e lo spazio di via Fontana 21/a.

Le Botteghe di quartiere proporranno attività, laboratori, workshop su temi legati a competenze specifiche del gestore che costituirà in quel luogo un riferimento per sviluppare e consolidare il suo sapere e metterlo a disposizione del quartiere. La manifestazione di interesse si rivolge in particolare a professionisti, creativi, cittadini singoli e associati che operano nell’ambito della cultura del progetto e del design (della comunicazione, dei servizi, del verde, del cibo, della manutenzione, della musica,..).

Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è il 04 aprile 2022.

“Botteghe di Quartiere è un progetto che unisce la valorizzazione delle professioni creative, il riuso di spazi pubblici inutilizzati nei quartieri e il consolidamento delle reti di comunità – dice l’assessore alla Partecipazione Lanfranco de Franco – L’obiettivo è di affidare gli spazi a soggetti che siano in grado di supportare la comunità e l’amministrazione comunale nei progetti territoriali, che abbiamo già messo o metteremo in campo in futuro. Cerchiamo persone disponibili ad aprire i propri luoghi di lavoro alla relazione con la società, alla sperimentazione, al dialogo, per diventare punti di riferimento nei quartieri. Partiamo con tre spazi posti in luoghi molto vissuti della città, ma siamo pronti ad allargarci a una rete di altre “sedi” nei prossimi mesi qualora ricevessimo interesse dal mondo delle professioni e della creatività. Tutto questo sempre in sinergia con i Laboratori di Cittadinanza e le Case di Quartiere, i due importanti tavoli di co-progettazione e co-gestione dei beni comuni già attivi con numerose azioni progettuali”.

La manifestazione d’interesse sarà presentata pubblicamente domani, martedì 15 marzo, nel corso di un incontro aperto al pubblico in programma alle 17.45 presso lo Spazio Gerra, in largo XXV aprile 2. Per partecipare è necessario essere muniti di super greenpass e mascherina Ffp2.

 

UNA MODERNA BOTTEGA RINASCIMENTALE – Quello delle “Botteghe di quartiere” è un immaginario che si ispira alle botteghe rinascimentali, vere e proprie comunità di saper fare, creatività e innovazione, dove artisti, artigiani, costruttori, architetti, creativi costruivano modelli, ricevevano committenti e apprendisti, testavano le migliori soluzioni simulandone il funzionamento. Vere e proprie fucine operative situate nel centro della città e profondamente interconnesse con il suo tessuto connettivo e sociale, con una vetrina aperta sulle strade o negli slarghi e quindi sulla vita cittadina e una profonda capacità di favorire la partecipazione e la collaborazione spontanea e diretta.

Ispirandosi a questo precedente storico, il progetto Botteghe di Quartiere intende attualizzarlo in una duplice dimensione, da una parte aggiornandolo all’era delle nuove tecnologie e delle nuove modalità di lavoro che esse comportano; dall’altro lato, favorendo la partecipazione degli abitanti del quartiere, dei cittadini e dei ragazzi delle scuole secondo un principio collaborativo, in modo tale da innescare processi di valorizzazione integrata dei luoghi e delle comunità in una prospettiva di “cultura di vicinato” e di “long life learning”. Le Botteghe di quartiere saranno dunque luoghi di riferimento per la comunità dove è possibile incontrarsi per scambiare e apprendere competenze utili per accompagnare la trasformazione della città a misura d’uomo, per favorire la formazione, l’integrazione sociale, la crescita individuale e collettiva.

Il linguaggio universale del laboratorio consentirà di costruire alleanze tra competenze diverse a servizio della cittadinanza, sia grazie alla disponibilità di professionisti con competenze specifiche verso le esigenze della comunità, sia per sviluppare e realizzare i progetti collaborativi previsti negli Accordi di quartiere e per i quali quella competenza risulti utili e costituisca valore aggiunto. Si prevede anche l’attivazione di tirocini finalizzati all’inclusione sociale, di progetti individualizzati per il consolidamento di abilità e autonomie nelle persone fragili (in sinergia con i Servizi Sociali del Comune), di piccoli laboratori formativi.

Si tratta dunque di un percorso finalizzato alla condivisione di progettualità, all’ascolto di nuovi bisogni sociali, al coinvolgimento delle comunità locali e tra comunità e professionisti in una logica collaborativa. Il progetto è anche fortemente orientato ai temi della sostenibilità ambientale – con particolare attenzione ai temi del riuso, in questo caso temporaneo, e della rigenerazione urbana – e sociale e culturale, promuovendo inclusione sociale, multiculturale e intergenerazionale e della cittadinanza attiva, tenendo in conto anche i bisogni di spazi e attrezzature per l’espressione dei giovani e delle associazioni. A differenza di spazi dati singolarmente in concessione, in questo caso il Comune intende attivare una “rete” di spazi concessi in uso temporaneo, secondo una modalità inclusiva e aperta alla cittadinanza, incentivando la collaborazione tra le realtà attive nel Comune con lo scopo di produrre progettualità nuove, auto-sostenute e indirizzate all’innovazione e alla creazione di impatto sociale.

 

LA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE – Il bando per la gestione temporanea delle Botteghe di quartiere si rivolge a professionisti, creativi, cittadini singoli e associati che operano nell’ambito della cultura del progetto e del design (della comunicazione, dei servizi, del verde, del cibo, della manutenzione, della musica,..).

La gestione temporanea avrà una durata di tre anni: ciascun soggetto dovrà svolgere attività gratuite indirizzate ai bisogni della comunità del quartiere, in modi e con soluzioni lasciate alla sua stessa capacità creativa, per un tempo minimo di quattro ore settimanali e per almeno un evento pubblico mensile.

Possono partecipare alla manifestazione di interesse volta all’assegnazione dei locali professionisti, creativi, talenti, cittadini nonché associazioni, gruppi informali, comitati in generale con formazione coerente negli ambiti disciplinari definiti dal bando.

La richiesta va presentata, compilando in tutte le sue parti il modulo disponibile in allegato, firmato dalla persona richiedente o dal rappresentante legale (in caso di associazioni, enti o società), con allegata copia di un documento d’identità in corso di validità e va inviata al Comune utilizzando una delle seguenti modalità:

– mezzo pec all’indirizzo: comune.reggioemilia@pec.municipio.re.it

– mezzo raccomandata postale o posta celere o mediante consegna a mano presso: Archivio generale di via Mazzacurati, 11 – Reggio Emilia

Le domande pervenute saranno valutate da un’apposita commissione, sulla base dei criteri elencati nel bando.

Il termine per la presentazione della richiesta è il 04 aprile2022.

 

 

 

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