La Formula Uno, con il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna che ritorna per il terzo anno consecutivo a Imola dopo 14 anni di assenza. La Moto Gp, con il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini a Misano Adriatico, circuito ‘Marco Simoncelli’. Le due tappe del Giro d’Italia maschile e le due del Giro d’Italia femminile. Ironman, la competizione degli atleti di acciaio.

E poi calcio, volley, basket, tennis, beach volley, atletica, oltre a tante discipline paralimpiche e ulteriori competizioni.

Sarà un 2022 all’insegna del grande sport. Grazie a un calendario senza precedenti, con oltre 100 appuntamenti, che ancora una volta faranno dell’Emilia-Romagna una delle più importanti vetrine per manifestazioni di livello internazionale, e che è stato presentato oggi dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, insieme a Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza.

Agonismo, spettacolo, grandi campioni e grandi emozioni.  Sport di squadra e individuali, discipline maggiori e solo apparentemente minori. Un impegno da parte della Regione Emilia-Romagna che si rafforza ulteriormente, con la consapevolezza che sempre più lo sport può essere anche un fondamentale strumento di promozione del territorio, di attrattività turistica e dunque occasione di ripartenza.

Un calendario che conferma la vocazione di Sport Valley internazionale di un intero territorio, messo a punto anche grazie alla collaborazione delle Federazioni nazionali di Pallavolo, Triathlon, Ginnastica, Giuoco Handball, Calcio a Cinque, Sport Sordi, con le quali la Regione per la prima volta ha definito accordi pluriennali.

“Continuiamo a investire sullo sport come strumento di crescita e sviluppo del territorio- sottolinea il presidente Bonaccini – Una scelta che si sta dimostrando davvero quella giusta. Lo dicono i fatti, lo dice la reputazione che l’Emilia-Romagna si sta conquistando come regione in grado di ospitare e di organizzare grandi eventi internazionali grazie anche una rete di strutture ricettive e a una offerta di servizi di alta qualità. Un risultato che non avremmo mai potuto raggiungere senza la collaborazione degli Enti locali, delle Federazioni e di tante associazioni sportive, ai quali va il nostro grazie, e di tutto il territorio”.

“Ma il nostro investimento non si ferma qui- continua il presidente della Regione- perché lo sport deve essere un’opportunità alla portata di tutti. E lo facciamo sostenendo la pratica di base, qualificando la rete di impianti, dando una mano, con ristori e contributi, in questa fase così difficile legata alla pandemia, agli operatori del settore, certamente uno dei più penalizzati. Ora l’auspicio è che si possa davvero voltare pagina e che lo sport, questa straordinaria occasione di incontro e di condivisione tra le persone, possa davvero essere uno dei simboli di questa ripartenza.”

“Oltre al numero mai registrato di eventi promossi e sostenuti – ha aggiunto Giammaria Manghi – è importante sottolineare l’avvio di accordi triennali con importanti Federazioni sportive nazionali, segno di programmazione accompagnata da capacità attrattiva dal punto di vista territoriale. Oltre a questo, tra le proposte messe in campo, l’affermazione di un’eventistica sportiva plurale ed inclusiva, che dà spazio allo sport giovanile, a competizioni femminili, oltre che a discipline paralimpiche, nello spirito di quanto contenuto nella Carta Etica dello Sport, tra i prossimi oggetti all’attenzione dell’Assemblea Legislativa.

Il panorama sportivo in Emilia-Romagna

Un anno che si è aperto già con alcune importanti manifestazioni, quali le Final Eight di Coppa Italia maschile e femminile di pallamano a Salsomaggiore Terme (PR), la partita di basket Italia-Islanda al PalaDozza di Bologna, valida per le qualificazioni ai Mondiali 2023 e le Final Four di Coppa Italia maschile di pallavolo all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (BO). E che continuerà fino al prossimo inverno.

Con alcune importanti novità: l’accordo di sostegno a importanti team emiliano-romagnoli che disputano competizioni internazionali. Virtus Bologna, Pallacanestro Reggiana, Volley Modena, Zebre Rugby Parma, Baseball Parma, Panthers Parma football USA, Gresini team racing e Team Under 23 #inemilia-romagna porteranno così il nome della Regione Emilia-Romagna e le eccellenze di un intero territorio sotto i riflettori di importanti competizioni europee.

Oltre a una serie di eventi che saranno ripetuti sul territorio tra maggio e luglio. In particolare, i talk show con grandi campioni ed esperti di “Sport in piazza”, in diverse città emiliano-romagnole e, in accordo con la Federazione italiana Sport Sordi, gli stage dedicati ad atleti con sordità che si svolgeranno a Castelnovo Monti (Re).

E questo dopo un 2021 che – nonostante le difficoltà e le restrizioni imposte dalla pandemia – aveva già visto ospitare lungo la via Emilia tante importanti manifestazioni di prestigio nazionale e internazionale – dalla Formula Uno ai due appuntamenti della Moto Gp, al Giro d’Italia, al grande calcio al Mapei Stadium di Reggio Emilia.

Sport e turismo, un binomio vincente

Un binomio sport e turismo che si conferma sempre più anche un’importante leva di crescita. Come dimostrano i dati – pre pandemia – riferiti al Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini di motociclismo con oltre 182 mila presenze tra spettatori e addetti ai lavori, un impatto diretto di 62 milioni di euro e un indotto complessivo di 65 milioni di euro. In pratica, a fronte di un investimento di un euro per l’organizzazione del Gran Premio nel territorio viene attivata una spesa indotta di oltre 7 euro.  Numeri  confermati da una manifestazione come Ironman che sempre nel 2019 aveva registrato oltre 52mila presenze turistiche nelle strutture ricettive e un giro d’affari di circa 9,3 milioni di euro tra alloggio, ristorazione, shopping e servizi.

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