Gli scout laici della sezione CNGEI di Modena, sui prati della Chiesa di Rubbiara a Nonantola, domenica 27 febbraio hanno celebrato la Giornata del Pensiero (ThinkingDay). Durante le attività, aperte dal saluto della Sindaca Federica Nannetti, si è affrontato con particolare attenzione il tema delle disuguaglianza e della violenza di genere, attraverso alcune domande aperte. All’evento hanno partecipato i ragazzi e le ragazze di tutte e 3 le fasce d’età a cui è rivolto lo scoutismo: 8-12 anni (lupetti/e), 12-16 (esploratori/trici), 16-19 (rovers), guidati dagli adulti che portano avanti l’offerta educativa. Con gli strumenti educativi che caratterizzano il metodo scout – la vita all’aria aperta e il contatto con la natura, l’imparare facendo attraverso l’esperienza diretta, e altro- i partecipanti si sono sperimentati in una serie di attività creative in cui hanno potuto maturare competenze e divertirsi insieme, vivendo una sana e ritrovata socialità.

 

Campagne di sensibilizzazione sui temi dell’emancipazione femminile

Tutti gli anni WAGGGS, l’ associazione mondiale del guidismo e dello scoutismo femminile, nonché la più grande associazione espressione del più grande movimento di volontariato rivolto alle giovani donne di tutto il mondo, e di cui fa parte anche il CNGEI (https://www.wagggs.org/en/) lancia in questa giornata campagne di sensibilizzazione sui temi dell’emancipazione femminile. Lo scopo del movimento del guidismo e dello scoutismo femminile è proprio quello, come scout, di dare i mezzi a tutte le ragazze di potersi realizzare. In particolare di sviluppare il proprio pieno potenziale come persone, emancipandosi e diventando leader nelle proprie realtà di riferimento per la realizzazione di un mondo migliore.

 

Gli educatori

Il progetto educativo che la sezione CNGEI persegue è portato avanti dai cosiddetti “capi scout”, ossia da adulti educatori volontari, che si mettono in gioco, divertendosi molto, perché sono convinti che la costruzione di un mondo migliore debba passare necessariamente dall’educazione dei giovani.

Per portare avanti questa mission gli educatori si devono costantemente preparare e sono perennemente in un processo di formazione. Per loro l’evento di Nonantola è cominciato dal venerdì sera affrontando una serie di sessioni formative, tra cui anche un incontro con due operatrici di un centro antiviolenza che opera in provincia di Modena. L’obiettivo non è formare “buoni scout”, ma buoni cittadini/e in grado di compiere scelte consapevoli e quindi di assumersene la responsabilità; capaci di essere inclusivi e di agire concretamente per cooperare a realizzare nelle proprie realtà un mondo migliore.

 

La sezione CNGEI di Modena

Si tratta di una realtà è giovane e in crescita (https://modena.cngei.it/).

La lista d’attesa per le iscrizioni testimonia che lo scoutismo, e in particolare lo scoutismo laico, con la sua proposta educativa è la risposta reale sul territorio a un vero e proprio bisogno sociale, specialmente dopo questi due anni di restrizioni anti Covid. I ragazzi e le ragazze hanno bisogno di opportunità di un’educazione non formale all’insegna della vita all’aria aperta, di una corretta socialità, di un’educazione alle emozioni e ai sentimenti, e soprattutto di un “luogo” in cui possano sperimentarsi, sentendosi tutelati, mettendosi in gioco per costruire e realizzare la loro visione di se stessi.

 

Informazioni per diventare volontari della sezione CNGEI di Modena

La CNGEI di Modena sta cercando nuovi volontari adulti per ampliare l’organico di educatori.

Per informazioni e iscrizioni: commissario.modena@cngei.it o modena@cngei.it

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