Anche la stazione ferroviaria di Carpi ricorderà in modo adeguato il dramma degli internati di Fossoli che da quei binari venivano trasferiti nei campi di sterminio nazisti: il Ministero della Cultura finanzierà infatti con 500.000 euro il restauro del “magazzino nord”, dal quale appunto partivano i convogli dei deportati.

Il progetto – firmato dall’architetto Paolo Faccio, già autore del progetto di restauro del Campo – ha avuto il parere positivo della Conferenza Stato-Regioni: l’edificio diventerà un “monumento” alla memoria della partenza di quanti vennero deportati da Fossoli nel 1944-1945. Sono previsti lavori sulle murature interne, l’allestimento di pannelli espositivi, l’installazione di un sistema di climatizzazione, impianti, realtà aumentata e un nuovo pavimento che consenta il movimento del “Carro della Memoria”.

Grande soddisfazione viene espressa dal Presidente della Fondazione Fossoli Pier Luigi Castagnetti e dal Sindaco Alberto Bellelli.

Afferma il Primo cittadino: «Dopo il Campo Fossoli, il Museo monumento al deportato e la ex-Sinagoga, che ospita installazioni oltre alla sede della Fondazione Fossoli, la nostra città avrà un ulteriore punto di riferimento per la memoria: quella stazione – è particolarmente emozionante pensarlo – che ha visto partire tanti deportati, e che è citata anche nelle pagine di “Se questo è un uomo” di Primo Levi, il quale venne tradotto dal campo fino alla stazione stessa con un torpedone. Poter valorizzare questa opportunità ci rende a pieno titolo “operatori della memoria”: non soltanto nelle iniziative culturali, ma anche in quelle “pietre” che si lasciano a testimonianza per le future generazioni».

Aggiunge il Presidente Castagnetti: «Siamo molto grati al Ministro Dario Franceschini che, ancora una volta, ha dimostrato di voler valorizzare la memoria del Campo di Fossoli. In questo caso apprezzando il progetto del professor Faccio docente dell’Università di Venezia, di allestimento dello spazio memoriale della partenza dei deportati, destinato allo scopo dal Comune. Per la città sarà un altro luogo della memoria, paragonabile al “Binario 21” che Liliana Segre ha promosso nella stazione Centrale di Milano. Ringraziamo anche la direzione delle Ferrovie per la collaborazione, oltre che, ovviamente, il Presidente della Regione Stefano Bonaccini, pure lui particolarmente sensibile al progetto di fare di Carpi una vera “Città della Memoria” di rilevanza europea».

Sottolinea Riccardo Righi, assessore all’Urbanistica: «E’ una straordinaria occasione per rafforzare il sistema di questi luoghi, che guarda a una strategia d’insieme con Polo universitario, parco dell’Oltreferrovia e la rilettura della stazione come collegamento e non cesura fra due pezzi della città».

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