Da lunedì 7 febbraio in Emilia-Romagna anche le cosiddette ricette bianche, cioè le prescrizioni mediche di farmaci non a carico del Servizio Sanitario Nazionale, saranno dematerializzate, cioè prodotte e conservate in modalità informatica.

Chi ha attivato il Fascicolo sanitario Elettronico (FSE) potrà quindi trovare online la prescrizione sul proprio Fascicolo e anche sulla app ER Salute.

Vengono così messe in pratica le disposizioni del ministero dell’Economia e delle Finanze, che nel processo di dematerializzazione ha incluso tutte le ricette bianche, anche ripetibili, con l’esclusione delle preparazioni galeniche, cioè dei medicinali realizzati direttamente dal farmacista all’interno del suo laboratorio.

In una prima fase saranno esclusi anche i medicinali soggetti alla disciplina dei farmaci stupefacenti che richiedono ricetta ministeriale a ricalco, oltre ad alcuni medicinali per i quali sono previste specifiche misure di sicurezza sulla ricetta.

È prevista anche la circolarità di queste ricette elettroniche: in altre parole, tutte le farmacie dell’Emilia-Romagna potranno spedirle e riceverle anche da altre regioni che abbiano già attivato il sistema nazionale.

“È un altro passo avanti per semplificare i rapporti tra cittadini e sistema sanitario- commenta l’assessore regionale alle Politiche della salute, Raffaele Donini-. I medici non dovranno più compilare e firmare a mano le ricette con le prescrizioni farmaceutiche bianche, i cittadini non dovranno più portarsele dietro e consegnarle in farmacia. E i farmacisti non dovranno più preoccuparsi di conservarle. Oltre a velocizzare i vari passaggi, evitiamo anche di sprecare carta”.

 

La prescrizione dal medico

Tutti i medici iscritti all’albo possono prescrivere ricette bianche elettroniche. Se il medico è censito dal sistema regionale, le ricette saranno visibili da parte del cittadino sul FSE o tramite l’app ER Salute.

La procedura per il medico è analoga a quella prevista da diversi anni per le altre ricette: le ricette devono quindi riportare come informazioni minime il codice fiscale del paziente, il medicinale e la data della prescrizione, nonché le informazioni sulla eventuale ripetibilità.

La ricetta elettronica è identificabile tramite un Numero di Ricetta Bianca Elettronico (NRBE), un codice alfanumerico assegnato in fase di compilazione della ricetta da parte del medico, da un numero breve di ricetta a quattro cifre detto PIN-NRBE, anch’esso riportato sulla ricetta, utile – unitamente al codice fiscale – per le comunicazioni (anche telefoniche) con la farmacia, in assenza del promemoria cartaceo.

 

Il ritiro del medicinale in farmacia

Una volta prescritta la ricetta elettronica, il medico può stamparla o inviarla – su richiesta – via e-mail o tramite sistemi di messaggistica al suo assistito, che potrà recuperarla anche dal FSE e dalla app ER Salute.

A questo punto il cittadino può comunicare i dati alla sua farmacia via posta elettronica, tramite sms o applicazioni per smartphone.

In alternativa, può comunicare di persona o telefonicamente le informazioni necessarie al farmacista: il NRBE oppure il PIN-NRBE insieme al codice fiscale dell’intestatario della ricetta.

Queste informazioni consentiranno al farmacista di visualizzare la ricetta prescritta e provvedere all’erogazione del farmaco, comunicandone la lavorazione al sistema informatico regionale che assolverà all’obbligo di conservazione.

Se la prescrizione è ripetibile, sarà possibile tornare sempre nella stessa farmacia, ma anche rivolgersi ad altre.

 

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