La FIOM-CGIL di Bologna, come avevamo annunciato a novembre 2020 quando la vicenda divenne pubblica, si è costituita parte civile nel procedimento penale a carico di alcuni dirigenti e responsabili della Marelli avviato – spiega la nota – “per le ipotesi di reato di estorsione e lesioni colpose per infortunio, relative alla vicenda, avvenuta presso lo stabilimento di Crevalcore, di una lavoratrice che, dopo aver subito un grave infortunio, veniva spinta a non denunciare l’infortunio e a mettersi in malattia”.

Nell’ udienza preliminare tenutasi il 26 gennaio 2022 avanti al Gup la FIOM-CGIL di Bologna, tramite lo Studio Focareta, si e costituita parte civile, come anche ha fatto la lavoratrice infortunata.

“All’esito dell’udienza il Tribunale – prosegue la nota di Fiom-Cgil Bologna – accogliendo per i capi d’imputazione principali (lesioni e soprattutto estorsione) le richieste del Pubblico ministero e delle parti civili, ha disposto il rinvio a giudizio degli imputati. L’udienza per il dibattimento e fissata per il 20 settembre 2022. Ancora una volta si conferma come, di fronte ad un mondo del lavoro attraversato da pericolose sottoculture dell’illegalità e dell’abuso, serva coerenza e determinazione”.

“Serve l’azione collettiva e la determinazione di tutte e tutti per affermare una cultura del rispetto della persona, dei diritti, delle leggi e delle libertà sindacali”- conclude Fiom-Cgil.

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