Sono diverse le iniziative organizzate a San Felice sul Panaro in occasione della Giornata della Memoria e del Giorno del Ricordo, rivolte agli studenti delle classi terze della scuola media “G. Pascoli” e alla cittadinanza. Organizzano l’assessorato alla Cultura e la biblioteca comunale in collaborazione con l’Istituto Storico di Modena.

Il primo appuntamento è venerdì 28 gennaio, dalle 11 alle 12.30, in diretta streaming per le scuole con: “Una bambina ebrea ai tempi delle leggi razziali”, conversazione con Marta Affricano.

Affricano, proveniente da una famiglia della borghesia ebraica romana, trascorre l’infanzia a Roma negli anni difficili delle leggi razziali e della guerra. Terminati gli studi universitari si trasferisce nel 1964 a Modena, dove insegna per più di 30 anni in un istituto superiore e dove attualmente vive, continuando a portare la sua testimonianza nelle scuole attraverso il racconto della storia della sua famiglia.

L’iniziativa sarà visibile sui canali Facebook e You Tube dell’Istituto Storico di Modena.

Per il Giorno del Ricordo programmati due appuntamenti: martedì 8 febbraio, ore 11-12.30, diretta streaming per le scuole: “Senza salutare nessuno. Ritorno in Istria”, conversazione con la scrittrice Silvia Dai Prà, e mercoledì 16 febbraio, ore 11, diretta streaming solo per le scuole: “Il confine orientale, le foibe, l’esodo”. Lezione con immagini dello storico Enrico Miletto, dell’Università di Torino. Entrambe le iniziative saranno visibili sui canali Facebook e You Tube dell’Istituto Storico di Modena.

Ultimo incontro per la Giornata della Memoria, Giornata Europea dei Giusti, domenica 6 marzo, ore 21, auditorium di viale Campi, 41/b con: “La memoria della deportazione”. Conferenza di Giovanni Taurasi con accompagnamento musicale di Stefano Garuti e Francesco Grillenzoni. Incontro aperto al pubblico, prenotazione obbligatoria ai numeri: 335/7182220 – 0535/ 86391. Ingresso con green pass rafforzato e mascherina FFP2.

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A Spilamberto una settimana dedicata al ricordo della Shoah, in occasione del 27 gennaio. Innanzitutto è prevista la consegna dei lumini a scuola da parte del Sindaco Umberto Costantini e dell’Assessore alla Cultura Carlotta Acerbi, un modo per sensibilizzare i ragazzi ai temi del rispetto e all’importanza della memoria, come strumento fondamentale per non ripetere più gli errori del passato. Non solo, verranno anche proiettate per una settimana, dal 24 al 30 gennaio, immagini e parole dedicate alla memoria sulla facciata della Rocca Rangoni.

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Un concerto, martedì 25 gennaio, alle 20.30, con il gruppo corale e strumentale Ologramma, in diretta televisiva dal Forum Monzani, e la presentazione del libro “Un padre dai campi di sterminio”, allo Spazio nuovo, mercoledì 26 gennaio alle 18, sono i due appuntamenti che aprono la settimana nell’ambito del calendario di iniziative promosse per il Giorno della Memoria 2022 dal Comitato comunale per la storia e le memorie del Novecento, in collaborazione con numerosi istituti e associazioni, per celebrare l’anniversario dell’apertura dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz avvenuta il 27 gennaio 1945.

“La marcia della morte” è il titolo del concerto tra musica e parole che i ragazzi del gruppo Ologramma, diretti da Roberta Frison, portano in scena, martedì 25 gennaio, sul palco del Forum Monzani: una marcia che inizia con le leggi ingiuste e porta allo sterminio di milioni di persone, che esprime la necessità di testimoniare e l’impossibilità, a volte, di farlo; una marcia che si rinnova e chiama ognuno a prendere posizione. Lo spettacolo, scritto e diretto da Carlo Stanzani, si svolgerà senza la presenza del pubblico e sarà trasmesso in diretta, a partire dalle 20.30, su Trc (canale 11 del digitale terrestre). L’iniziativa è a cura di Istituto Meme; Cemu-Centro europeo di musicoterapia e Università popolare Gregory Bateson.

Mercoledì 26 gennaio, alle 18, allo Spazio Nuovo di via IV Novembre 40/b, è in programma la presentazione del libro “Un padre dai campi di sterminio” (edizioni Sensibili alle foglie, 2021) scritto da Aristide Donadio che sarà presente all’incontro. Il libro racconta gli anni più bui del Novecento attraverso la vita del padre dell’autore, ex ufficiale di artiglieria a cavallo, militante nella Resistenza e poi internato in Germania ed è, insieme, un atto riparativo nei confronti di quel genitore, profondamente segnato fisicamente e psichicamente dalla guerra e dalla prigionia con il quale il figlio ha avuto, in famiglia, un pessimo rapporto, e infine una personale e faticosa rielaborazione delle ferite che quegli eventi hanno inferto all’autore quando era bambino. All’incontro intervengono Vanni Bulgarelli, Anpi provinciale di Modena, e Silvia Mantovani, Istituto storico di Modena; modera Serena Lenzotti, Arci Modena. Per partecipare è consigliabile prenotarsi (mail: lospazionuovomodena@gmail.com); sarà possibile anche seguire l’evento in diretta streaming sulla pagina FB lo spazio nuovo modena. L’iniziativa è promossa da Lo spazio nuovo-idee in circolo; Circolo culturale Left Vibra, in collaborazione con Arci, Anpi e Istituto storico di Modena.

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Proiezione del film “L’interrogatorio, quel giorno con Primo Levi” venerdì 4 febbraio. L’iniziativa è promossa dal sindacato pensionati Spi/Cgil insieme al Circolo modenese della Lua-Libera Università di scrittura autobiografica e all’Università per la Libera Età Natalia Ginzburg di Modena. Si svolge dalle ore 16 alle 18, presso il salone Corassori della Cgil (piazza Cittadella, 36). La partecipazione è libera e gratuita, ma serve la prenotazione contattando gli organizzatori (059.4279459 – inzggbur.1996@gmail.com; 059.326294 – spimo@er.cgil.it). Il numero dei posti è limitato in accordo con le disposizioni legate all’emergenza sanitaria. Per i partecipanti è previsto l’obbligo di Green Pass e mascherina Ffp2.

Il film del regista Ivan Andreoli con la collaborazione di Alessandro e Mattia Levratti e dello storico Fausto Ciuffi, è una rivisitazione dell’incontro del 5 maggio 1986 a Pesaro al Teatro Rossini di tutti gli studenti delle scuole superiori (dai licei all’alberghiero) con Primo Levi per rivolgergli domande dopo aver passato l’anno scolastico a leggere tutta la sua opera letteraria. Quello che Primo Levi definì L’Interrogatorio è stato registrato su una cassetta vhs e partendo da quella registrazione, gli autori sono tornati a Pesaro alla ricerca dei testimoni. Contattare gli insegnanti non è stato difficile, più complicato rintracciare gli studenti, ma alcuni di loro hanno offerto la loro testimonianza di quell’evento, diventando di fatto “testimoni del testimone”. Un interessante documentario, a suo modo sperimentale, per “tramandare la memoria” e ricostruire il rapporto tra storia e memoria.

Saranno presenti il presidente della Fondazione Villa Emma che ha finanziato il film  Fausto Ciuffi e il regista Ivan Andreoli.

 

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