“Spegni il motore, per favore. In sosta non serve, e inquina più di quanto è in moto”: questo lo slogan della campagna di sensibilizzazione – che sarà affissa tramite manifesti e circolerà sui social – rivolta agli automobilisti, per incentivare comportamenti virtuosi che limitino l’inquinamento da gas di scarico delle vetture, che ha preso il via oggi, lunedì 17 gennaio a Carpi.

Proposta dal WWF Emilia Centrale e promossa da Consulta Ambiente del Comune di Carpi, CEAS – Centro di Educazione alla Sostenibilità dell’Unione delle Terre d’Argine, Fondazione Casa del Volontariato (l’ente finalizzato al sociale della Fondazione CR Carpi), oltre che da un numeroso gruppo di associazioni – Legambiente, GGEV, Fridays for Future, ARCI, Porta Aperta, Progetto Chernobyl, LIPU, FIAB Modena, Il mondo in bicicletta e Centro studi I.R.C.A.F.  (Istituto Ricerche Consumo Ambiente e Formazione), la grafica della campagna è stata realizzata a titolo gratuito da Camilla Cattini, giovane grafica carpigiana, studente di Grafica Industriale al Politecnico di Milano e volontaria AGESCI.

La campagna consiste in due grandi manifesti 6×3 metri che saranno affissi al Borgogioioso e allo stadio (lunedì 31 gennaio) oltre ad altri 30 manifesti di minori dimensioni (200×140 cm), locandine in A4 e cartoline. Non solo: sarà contestualmente attivata una campagna sui social network per sensibilizzare al tema anche gli utenti sul web.

Oltre all’impatto sull’ambiente e sull’aria che tutti, automobilisti compresi, respiriamo, i manifesti ricordano anche che, secondo una norma del Codice della Strada – articolo 157, comma 7-bis – per quanti, in sosta, non provvedessero a spegnere il motore, è prevista una multa di importo compreso tra i 218 e i 435 euro. Viene inoltre richiamato quell’estratto dell’ordinanza ‘Smog’ del Comune di Carpi che stabilisce come: “È vietato mantenere acceso il motore dei veicoli durante l’arresto, la sosta e la fermata dei medesimi.  Il divieto si applica qualora l’interruzione della marcia si protragga per periodi relativamente lunghi, quali: arresto ai passaggi a livello, arresto per incolonnamenti dovuti a incidenti stradali o a grave congestione del flusso veicolare, ecc., salvo che ciò non comporti, a giudizio degli organi di Polizia Stradale, pericolo o intralcio alla circolazione”.

L’iniziativa è inserita anche nell’abito del ‘decalogo’ di termini che la Fondazione Casa del Volontariato sta sviluppando in collegamento con il Museo della Felicità: in particolare, il termine legato alla campagna e è ‘Curare’. Infatti l’intento dei promotori è di  “prendersi cura”  dell’ambiente, cercando di incoraggiare comportamenti virtuosi che limitino l’inquinamento da gas di scarico, soprattutto ai passaggi a livello e in vicinanza delle scuole.

Commentano così i promotori: “Speriamo che questa campagna possa contribuire realmente a far comprendere a tutti i cittadini come, ferma restando la necessità di politiche serie e coraggiose, attuate a tutti i livelli, dal locale, al nazionale fino al sovranazionale, per salvaguardare l’ambiente, è compito di ognuno di noi, senza eccezioni, modificare le proprie abitudini e contribuire a un minor inquinamento. L’esempio dei gas di scarico è chiarissimo: con un piccolo gesto, quello di spegnere l’auto mentre siamo in attesa in coda, possiamo concretamente, e immediatamente, migliorare la qualità dell’aria, sia di chi transita, sia di chi vive in quel luogo, nonché di noi stessi. Il cambiamento deve andare lontano, ma per farlo l’iniziativa deve partire anche da noi, senza che nessuno si possa sentire estraneo da responsabilità”.

“Come Consulta Ambiente  – chiosa il Presidente Angelo Frascarolo – ci auguriamo che l’esperienza fatta in questa occasione venga raccolta anche da altre Associazioni di volontariato che hanno a cuore l’ambiente, per promuovere altri temi di rispetto e salvaguardia del medesimo:  a questo proposito, non c’è che l’imbarazzo della scelta!”.

Per maggiori informazioni consultare il sito: www.casavolontariato.org e la pagina Facebook Fondazione Casa del Volontariato.

 

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