“Uno dei maggiori narratori del Novecento e protagonista di quella stagione letteraria e creativa della Bologna tra gli anni ’70 e ’80 indimenticabile, attorno alla quale è cresciuta una generazione di artisti da Pier Vittorio Tondelli, ad Andrea Pazienza a Roberto Freak Antoni e tanti altri”. Così il Sindaco di Bologna Matteo Lepore sulla scomparsa – la scorsa notte a Brighton – dello scrittore, traduttore e saggista Gianni Celati, 84 anni.

“Celati – continua Lepore – va ricordato anche per i suoi corsi di letteratura angloamericana al DAMS, che hanno segnato un epoca, con seminari leggendari come quello su Lewis Caroll, un vero e proprio esperimento di scrittura collettiva, dove con studenti e studentesse venivano creati esperimenti narrativi e storie attorno ad una Alice disambientata, rispetto al testo originale di Carroll. Ci lascia un maestro della scrittura, capace di creare paesaggi narrativi indelebili”.

Le condoglianze della Regione

“Un intellettuale di grande sensibilità e cultura, ci lascia uno fra i principali esponenti della letteratura italiana ed europea. Scrittore unico, narratore delle pianure, straordinario traduttore dell’Ulisse di Joyce. Tanti i luoghi della sua vita, ma forti erano i suoi legami con la nostra terra, a partire dalla provincia di Ferrara, di cui era originaria la sua famiglia e dove aveva trascorso infanzia e adolescenza, fino a Bologna, dove si era laureato in Letteratura inglese. Esprimiamo vicinanza ai suoi cari, cui vanno le più sentite condoglianze”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, dopo la notizia della morte di Gianni Celati, scrittore, saggista, traduttore, critico letterario, venuto a mancare la notte scorsa a Brighton all’età di 84 anni.

Ora in onda:
________________