Il Comune di Guastalla ha partecipato ad un importante bando regionale per l’assegnazione di contributi finalizzati alla realizzazione del progetto “San Girolamo HUB: un luogo per tutti”. Il Bando Rigenerazione Urbana 2021 premia proposte di valorizzazione del patrimonio che prevedano, oltre ai lavori di recupero edilizio dell’immobile, anche la progettazione di nuovi servizi e nuove funzioni per la collettività, promuovendo il coinvolgimento attivo dei cittadini e dei portatori di interesse delle proposte. Tutti requisiti che il progetto “San Giraolamo Hub” rispetta pienamente.

“Si tratta di un percorso di interlocuzione e partecipazione, avviato con i cittadini della frazione e con alcuni produttori locali, che esprime la volontà dell’Amministrazione comunale di dare seguito al proprio programma elettorale e di investire sulle frazioni.  La ri-funzionalizzazione degli edifici pubblici e la rigenerazione urbana sono, infatti, tra gli obiettivi specifici del programma di mandato 2019-2024. Abbiamo presentato la richiesta di finanziamento alla Regione per rigenerare un luogo pubblico a servizio della frazione di San Girolamo e non solo” ha detto Chiara Lanzoni, assessore all’Edilizia privata e Lavori Pubblici, Urbanistica e Ambiente, Gestione e valorizzazione del patrimonio, Politiche e Progetti europei.

 

UN PERCORSO PARTECIPATO PER VALORIZZARE IL PATRIMONIO IMMOBILIARE PUBBLICO DISMESSO

L’Amministrazione comunale di Guastalla ha messo in atto a partire dal 2019 una ricognizione delle aree urbane degradate e degli immobili di proprietà pubblica dismessi. Questa prima fase conoscitiva è stata successivamente supportata da una formazione specifica condotta, tra ottobre 2020 e gennaio 2021, in sinergia con l’Unione dei Comuni Bassa Reggiana, attraverso un atelier di sperimentazione pilota dal titolo «Valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico», a cui hanno partecipato alcuni tecnici del Comune.

Questa fase di approfondimento tematico ha costituito le basi per l’individuazione dell’Ex circolo di San Girolamo come oggetto di un percorso di valorizzazione e rigenerazione del patrimonio pubblico dismesso. L’ex Circolo di San Girolamo, infatti, risulta dismesso e inagibile dal sisma del maggio 2012. Da allora l’attività del circolo si è spostata nella zona sportiva e questo ha comportato una minore vitalità del tessuto sociale della frazione, che rivive principalmente in concomitanza della sagra estiva.

“Riqualificare gli spazi pubblici di San Girolamo – continua l’arch. Lanzoni – significa ridare una dignità urbana al suo centro e recuperare un immobile con un’importante valenza storica e simbolica nella comunità. Contemporaneamente si promuove la vita sociale con l’inserimento di nuovi servizi pubblici, invertendo un trend in atto da anni. La creazione di contenitori pubblici polifunzionali è, infatti, un fattore determinante per ricreare un clima di comunità coesa e solidale che oggi risulta impoverito”.

Nel mese di novembre si è dato, quindi, avvio ad una serie di incontri, strutturati come un percorso partecipato, per condividere con i cittadini residenti e gli interessati le scelte sia progettuali che organizzative della riqualificazione. Dai primi confronti sono emersi diversi obiettivi, generali e specifici, che riguardano nuovi usi e funzioni dell’ex circolo frazionale, attraverso l’inserimento di servizi che attualmente mancano a San Girolamo. Per esempio, la possibilità di riportare le funzioni ricreative, culturali e di servizio agli abitanti della frazione che qualificano in realtà tutto il territorio; l’inserimento di attività commerciali di vendita diretta, come spacci o  minimarket  attualmente inesistenti; l’utilizzo degli spazi di questa struttura per la  presentazione o la vendita diretta di prodotti locali a filiera corta, una sorta di «mercato contadino» coperto. Si è pensato ad un recupero della struttura e dei suoi spazi di pertinenza in chiave ambientale e sostenibile, come il ri-utilizzo delle acque meteoriche e l’inserimento di un impianto fotovoltaico. Tra le proposte, anche la possibilità di un partenariato pubblico-privato nella gestione del luogo polifunzionale e l’individuazione di una rete di soggetti del territorio che possono collaborare per la buona riuscita del progetto, da coinvolgere in tutte le fasi del processo. In particolare, sono stati coinvolti i produttori agricoli locali, la Latteria sociale, la Parrocchia e Scuola dell’infanzia, i volontari del circolo ricreativo della frazione, le associazioni. Questa fase di pre-consultazione è stata fondamentale per fissare gli obiettivi della proposta di rigenerazione, valutare i bisogni e le aspettative degli utenti, condividere le potenzialità del luogo e la capacità di resilienza di un ambito, quello della frazione, su cui è possibile ideare un progetto innovativo di ri-utilizzo.

 

L’EX CIRCOLO DI SAN GIROLAMO

Il Circolo ricreativo di San Girolamo si trova nel centro della frazione ed è stato acquisito dall’Amministrazione Comunale nel 1994. Si tratta di un piccolo edificio a pianta quadrata su due piani a cui sono stati annessi, negli anni, alcuni volumi aggiuntivi per ampliare gli spazi interni e offrire ulteriori servizi, come l’ambulatorio e il bar. L’edificio era stato realizzato dopo il 1953 dalla Società Cooperativa di Consumo di Guastalla allo scopo di destinarlo a sede dello Spaccio Cooperativo della frazione di San Girolamo. Successivamente è stato utilizzato come sede di un circolo culturale ricreativo Arci che ha ospitato artisti musicali anche di livello nazionale, a testimonianza della vivacità culturale della zona. All’esterno, un’area pavimentata con battuto di cemento e asfalto ospita alcuni posti auto e uno spazio utilizzato in passato come campo da gioco/parcheggio.

 

NOTE DEMOGRAFICHE

La popolazione residente nella zona del centro di San Girolamo è costituita da 432 persone, ossia circa il 61% della popolazione totale dell’intera frazione di San Girolamo che conta 709 persone, di cui 116 stranieri (africani, indiani, pakistani e dell’Est Europa), pari al 16% della popolazione totale. Ma San Girolamo è anche un luogo di attraversamento e transito giornaliero di centinaia di altre persone che si spostano per lavoro grazie alla presenza di grandi aziende sul territorio locale, come la Smeg.

“La costruzione di un percorso per la rigenerazione dell’ex circolo – spiega il sindaco Camilla Verona – è l’occasione per i residenti, le associazioni, i produttori locali e l’Amministrazione comunale, di costruire un modello di comunità inclusiva, raggiungendo i bisogni e le necessità anche di quella parte di popolazione straniera che abita la frazione ma ancora non se ne sente parte. In questo senso, il processo di rigenerazione urbana ha l’obiettivo di integrare le politiche di governo del territorio non solo con il miglioramento della qualità ambientale ma anche con il contrasto dell’esclusione sociale”.

 

IL PROGETTO “SAN GIROLAMO HUB”

Il progetto prevede la completa ristrutturazione del fabbricato e della relativa area esterna di pertinenza con l’inserimento di nuove funzioni a servizio della frazione e  una riqualificazione in termini ambientali ed energetici con la realizzazione di un cappotto esterno, il rifacimento dei serramenti, il rifacimento completo di tutti gli impianti, elettrico, idrico sanitario e di riscaldamento, con l’installazione di apparecchiature ad alta efficienza quali luci a led, caldaie a condensazione, la collocazione di un impianto per il recupero dell’acqua piovana. È prevista, inoltre, l’installazione in copertura di pannelli fotovoltaici in grado di garantire una produzione di circa 10kw.

Al piano terra verrà mantenuto l’ambulatorio medico/infermieristico con relativa sala d’aspetto e servizio igienico con abbattimento delle barriere architettoniche per le persone con disabilità motoria. Verrà creato uno spazio vendita di generi di prima necessità, che fungerà anche da locale espositivo/vendita/promozione di prodotti locali, con servizi igienici per il pubblico e gli operatori, un magazzino/deposito dei prodotti e uno spazio cucina/laboratorio dove si potranno anche organizzare degustazioni a tema o laboratori di cucina etnica per conoscere le tradizioni della parte di popolazione extracomunitaria residente nella frazione.

Al primo piano si potrà accedere attraverso una nuova scala esterna e per il superamento delle barriere architettoniche verrà collocato un ascensore. Il piano ospiterà una grande sala civica per gli incontri di frazione e le attività di intrattenimento dedicate soprattutto ai ragazzi e agli anziani. Saranno presenti anche altre due stanze per attività laboratoriali, incontri ristretti, sala prove per attività musicali, doposcuola ecc. Anche qui sono previsti servizi igienici a norma per i disabili.

All’esterno sarà mantenuto lo spazio destinato a parcheggio sul fronte di via Mulino mentre sarà riqualificato il restante spazio di fronte all’ingresso del punto vendita con la realizzazione di una nuova pavimentazione e la creazione di uno accesso dedicato allo scarico dei prodotti.

Lo spazio retrostante subirà una trasformazione radicale per creare un’area verde nella quale collocare alcuni giochi per i bambini, delle alberature e delle sedute per le attività all’aperto.

 

 

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