Nella mattinata di martedì, il Sindaco di Castelnovo Monti Enrico Bini, insieme al Comandante della Polizia Locale dell’Unione Appennino Flaminio Reggiani e al Comandante del Nucleo Operativo Radiomobile di Castelnovo Monti Marco Natale hanno incontrato alcuni baristi del centro storico per illustrare gli aspetti dell’ordinanza emessa nei giorni scorsi sui quali erano stati richiesti chiarimenti.

“Lo spirito dell’incontro è stato lo stesso da cui è nata l’ordinanza – spiega il Sindaco Enrico Bini – ovvero di cercare una collaborazione con i baristi, in modo che possano continuare il loro lavoro e restare aperti, nonostante il periodo non certo facile, ma anche di intervenire su due problemi che sono chiaramente emersi in questi mesi: in primis l’aumento dei contagi da Covid-19, che ci ha spinto a cercare di limitare la presenza di numerosi ragazzi nelle piazze e negli spazi all’aperto antistanti i locali nel fine settimana. Il secondo sono episodi di turbamento alla quiete pubblica e della sicurezza urbana che, nelle sere del fine settimana, si registrano ormai da tempo in diversi punti del centro storico, aumentando la sicurezza pubblica”.

Spiega Bini: “L’ordinanza non riguarda il numero di presenti all’interno dei locali o le modalità di utilizzo della mascherina negli stessi: su questi aspetti valgono le normative nazionali emesse dal Governo, che ogni bar sul territorio comunale, non solo quelli del centro, è chiamato a rispettare. L’ordinanza invece riguarda gli spazi aperti del centro storico ed è rivolta esclusivamente alle sere del fine settimana: dispone semplicemente che per quanto riguarda il parco Coop di via Monzani fino alla fine dell’emergenza sanitaria o comunque fino a revoca dell’ordinanza, sia obbligatorio indossare correttamente la mascherina tutti i giovedì, i venerdì, i sabato sera e notte, in ogni situazione in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale.

Inoltre in tutto il centro storico è vietato al venerdì e sabato notte da parte delle attività artigianali, commerciali e degli esercizi vendere e cedere per asporto (anche attraverso distributori automatici) bevande alcoliche o anche analcoliche, e nelle aree pubbliche o di uso pubblico, compresi i muretti di delimitazione delle proprietà pubbliche e private, è vietato consumare o detenere bevande alcoliche o analcoliche pronte per il consumo, così come detenere bevande in contenitori di vetro o alluminio anche se chiuse. Questo per evitare fenomeni di “bivacco” e stazionamento di persone per il consumo di alimenti e bevande in luoghi pubblici o aperti al pubblico: l’ordinanza li vieta nelle strade e loro pertinenze, nelle piazze, nei porticati o nelle gallerie pubbliche o di uso pubblico nello specifico in via Franceschini, via Vittorio Veneto, via Roma, via del Castello, via I Maggio, piazza Peretti, piazza della Luna, piazza Martiri, piazzale Matteotti e Piazza Gramsci”.

Conclude Bini: “L’incontro è stato franco, sono stati chiariti i dubbi e da parte dei baristi ho colto la comprensione che si tratta di una situazione fuori dall’ordinario, alla quale è nostro dovere mettere mano per evitare fenomeni che ledono la sicurezza dei nostri ragazzi e la sicurezza urbana. Ringrazio tutti i partecipanti per il loro contributo e per la loro disponibilità a collaborare”.

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