Ieri sera poco prima delle 22:00, su disposizione della Sala Operativa, una pattuglia della Squadra Volanti della Questura reggiana è intervenuta in via Bligny dove una donna aveva segnalato la presenza del proprio marito che voleva vedere i figli, violando così il divieto di avvicinamento in atto. La donna risultava agitata e riferiva che la situazione sarebbe potuta degenerare, come già successo in altre occasioni, considerata l’indole violenta dell’uomo.

Giunti sul posto, l’uomo  – Z.D., nato in Uzbekistan, classe ’87 – appariva fin da subito non collaborativo, presentandosi a piedi nudi ed in forte stato di agitazione e alterato, probabilmente a causa dell’assunzione di sostanze alcoliche. Si avvicinava agli operatori con fare ambiguo e di sfida apostrofando gli agenti con turpiloqui, incurante della presenza dei figli.

Non riuscendo in nessun modo ad intavolare una trattativa, temendo che l’uomo potesse scaraventarsi anche contro la moglie presente, gli operatori lo accompagnavano presso gli uffici della locale Questura. Durante il tragitto, l’uomo ha colpito ripetutamente il capo sul finestrino posteriore, continuando ad inveire contro il personale e scalciando la portiera sinistra fino a danneggiarne la funzionalità della maniglia. Da accertamenti effettuati sono risultati a suo carico altri interventi svolti nei mesi precedenti per maltrattamenti in famiglia, motivo pe cui gli era stato notificato nel mese di aprile il divieto di avvicinamento alla moglie e ai figli.

Z.D. è stato pertanto tratto in arresto per minacce, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato della vettura di servizio, e deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di violazione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

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