Verrà stilato il disciplinare che i produttori dovranno seguire per ottenere il marchio De.CO di Reggio Emilia. Aperte le candidature per altre ricette, sia del cappelletto che di altri prodotti locali.

Prendono ufficialmente il via i lavori della Commissione De.CO di Reggio Emilia. Il gruppo, presieduto dall’assessora al Commercio e alle attività produttive Mariafrancesca Sidoli e composto da esperti selezionati per la loro comprovata esperienza in ambito agroalimentare e commerciale, è stato presentato stamattina, alla presenza del sindaco Luca Vecchi. Il suo primo incarico sarà quello di valutare l’attribuzione al cappelletto reggiano del marchio De.CO – Denominazione comunale d’origine, la certificazione del settore agroalimentare nata con l’obiettivo di legare uno specifico prodotto enogastronomico al proprio territorio d’origine.

“Il binomio cibo-cultura racchiude la capacità di rappresentare un territorio e distinguerne caratteristiche uniche, non solo in termini di sapori ma anche di tradizioni e cultura. Il valore del nostro patrimonio enogastronomico è certamente grande e necessita di essere supportato e valorizzato al meglio: la De.CO è una delle azioni che abbiamo deciso di mettere in campo a tal fine. Si tratta di un’iniziativa che è utile per valorizzare una ricchezza collettiva locale e che può avere inoltre indubbie ricadute positive in ambito produttivo ed economico, perché il cappelletto reggiano è unico ” ha detto il sindaco Vecchi.

“Il cibo è una delle principali fonti di identità di un popolo come patrimonio di saperi, indicativo delle specialità locali, dei modi tradizionali di produrre e consumare, delle storie legate agli alimenti e ai piatti tipici – ha aggiunto l’assessora Sidoli – Le ricette tradizionali sono più di un semplice elenco di ingredienti: sono un racconto della civiltà e delle comunità a cui appartengono, una narrazione che si tramanda, che unisce e coinvolge in quanto strumento di convivialità, una testimonianza che si fa ospitalità, invito a fermarsi, conoscere, degustare. Questo lo spirito che accompagna i lavori della Commissione i cui effetti andranno a sostenere le realtà produttive territoriali legate al food e promuovere i patrimoni della nostra città oltre confine”.

I membri della Commissione sono stati individuati in concerto con tutti i soggetti territoriali competenti per gli ambiti enogastronomico, agroalimentare, commerciale e della ricerca. Oltre all’assessore Sidoli, ne fanno parte Giuliano Bagnoli (autore e/o curatore di numerose pubblicazioni su gastronomia locale, storia, tradizioni e dialetto reggiani), Daniela Govi (presidente di Confesercenti per la zona di Reggio Emilia), Maria Teresa Pacchioli (agronoma e responsabile dell’area tecnica Produzioni Animali di Crpa e Crpa Lab) e Andrea Pulvirenti (professore associato di Microbiologia presso il Dipartimento di Scienze della vita di Unimore e presidente del corso di laurea magistrale in Controllo e sicurezza degli alimenti).

I Commissari si occuperanno di esaminare i prodotti della tradizione enogastronomica reggiana proposti da cittadini e imprese reggiane, avallando o meno l’attribuzione del marchio De.CO comunale, in virtù della storicità e del legame col territorio di ogni singolo piatto. Per tale impegno, potranno di volta in volta avvalersi della collaborazione di esperti su un determinato prodotto.

Il primo piatto della tradizione a essere preso in esame sarà il cappelletto reggiano: nel corso degli scorsi mesi è iniziata la raccolta di ricette relative a questo caposaldo della nostra tavola. Ora sarà compito della Commissione compiere le opportune ricerche per arrivare alla compilazione di un definitivo disciplinare di produzione. Una volta inserito il cappelletto reggiano nel Registro De.CO comunale, le imprese e i ristoratori che vorranno utilizzare il marchio De.CO di Reggio Emilia sul proprio prodotto dovranno presentare il proprio disciplinare di produzione. Sarà sempre la Commissione a esprimersi sull’aderenza di quest’ultimo al disciplinare di riferimento, conferendo o meno la possibilità di sfruttare il marchio.

Il progetto De.CO non vuole fermarsi a questo primo prodotto: é possibile proporre qualsiasi piatto della nostra tradizione enogastronomica. L’invito è quindi aperto a chiunque sia interessato a inviare segnalazioni per altre ricette, in modo da sottoporle all’attenzione della Commissione per l’attribuzione del marchio De.CO di Reggio Emilia. Sul sito istituzionale del Comune è possibile trovare la modulistica necessaria e uno schema che illustra nel dettaglio come preparare il disciplinare di produzione, da allegare alla richiesta.

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