I carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Reggio Emilia, nel corso di mirati controlli tesi a contrastare le illecite fattispecie di lavoro nero, caporalato e impiego di manodopera clandestina, nel corso di un controllo di un cantiere edile ubicato nella bassa reggiana, eseguito unitamente ai carabinieri della stazione di Brescello, hanno individuato un lavoratore clandestino che veniva impiegato in nero. Nei guai è finita il titolare dell’azienda oggetto dell’attività ispettiva, identificato in un 40enne abitante a Parma che è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso i Tribunale di Reggio Emilia per il reato di occupazione di manodopera clandestina.

L’attività dei carabinieri del nucleo ispettorato lavoro di Reggio Emilia, risale all’altra mattina quando gli operanti unitamente ai colleghi di Brescello, sulla scorta di una mirata attività informativa tesa a contrastare le fattispecie illecite correlate al caporalato, lavoro nero e all’impiego di manodopera clandestina, in aderenza anche alle indicazioni fornite dal Prefetto di Reggio Emilia Dr.ssa Iolanda Rolli, effettuavano un controllo presso un cantiere edile. All’atto dell’ispezione i Carabinieri riscontravano l’impiego di 5 operai intenti a lavorare di cui uno, sprovvisto di permesso di soggiorno e quindi clandestino, è risultato essere impiegato in nero.

Ai sensi delle attuali norme di legge, l’attività aziendale veniva immediatamente sospesa dagli operanti che procedevano anche nei confronti dell’imprenditore che veniva denunciato. Nel corso dei controlli venivano inoltre rilevate irregolarità inerenti e per aver omesso di compilare il piano di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi e il piano operativo di sicurezza relativi al cantiere ispezionato. All’imprenditore inoltre venivano contestate ammende e sanzioni per circa 10.000 euro.

 

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