Il Comune di Modena ha ordinato l’immediata sospensione dell’intervento di lottizzazione non autorizzato e di qualsiasi intervento edilizio nel terreno agricolo di via Campestre, nella zona sud di Modena. Il proprietario dell’area ha 90 giorni di tempo per demolire le opere realizzate e ripristinare lo stato dei luoghi; se non lo farà entro tale termine, il terreno sarà acquisito di diritto al patrimonio del Comune che provvederà alla demolizione delle opere e al ripristino dell’area a spese del responsabile dell’abuso.

È quanto prevede l’ordinanza firmata il 17 settembre dall’Ufficio Sportello unico Edilizia e Controlli del Settore Ambiente, Edilizia privata e Attività produttive che ha accertato l’intervento di lottizzazione non autorizzato finalizzato a modificare la destinazione del fondo a scopo edificatorio, come risulta dalla relazione redatta dai tecnici del Suap e richiamati i verbali della Polizia locale.

Nel terreno, ricompreso in Ambito agricolo periurbano, è stata accertata, infatti, la presenza di tre prefabbricati non autorizzati, utilizzati come abitazioni da cinque persone e una serie di opere di urbanizzazione (fosse biologiche, inghiaiamento dell’area, recinzione del lotto e allacciamento alla fornitura elettrica e idrica) realizzate in violazione alle prescrizioni degli strumenti urbanistici.

Lo stop all’intervento abusivo era stato annunciato già nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale, in seguito alle immediate verifiche compiuti dopo la comparsa delle tre casette prefabbricate, segnalata da residenti della zona.
Personale di Servizi sociali e Polizia locale ha anche contattato il proprietario e il nucleo familiare, residente della microarea autorizzata di via Django, che si è insediato nel terreno agricolo per chiarire l’abuso commesso e le conseguenze che comporta.

Ora il proprietario ha 90 giorni per rimettere tutto a posto, prima di incorrere nelle responsabilità penali previste dall’inosservanza dell’ordine di sospensione lavori e di ripristino. Il provvedimento sarà revocato, infatti, solo quando il responsabile dell’abuso avrà provveduto a eseguire l’ordinanza e fino ad allora gli è vietato di disporre di terreno e opere con atti pubblici o privati.

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