Duomo facciata e sagrato (foto di Eleonora Fantini)

Raccogliere le valutazioni sull’esperienza della visita al Duomo, alla Ghirlandina e a piazza Grande, sui prodotti multimediali proposti, sulle modalità di gestione dei siti durante la pandemia e sulle aspettative per il futuro. Sono questi i principali obiettivi dell’indagine sul pubblico del Sito Unesco di Modena che prenderà il via sabato 11 settembre con la prima fase che coinvolge i turisti attraverso interviste sui luoghi di visita e che proseguirà nelle prossime settimane ascoltando anche i cittadini tramite interviste telefoniche e questionari on line.

L’indagine, che fa parte delle azioni della campagna di partecipazione “Io sono patrimonio dell’umanità” nell’ambito del Piano di gestione in vigore, segue quella già realizzata nel 2016 (pubblicata sul sito www.unesco.modena.it), ed è curata dal Coordinamento del Sito Unesco, dal Comune di Modena attraverso il servizio Promozione della città e turismo e dai Musei del Duomo di Modena e condotta da Poleis, società esperta in politiche partecipative e inclusive.

I risultati della ricerca permetteranno di confrontare le opinioni dei turisti con quelle dei modenesi e, allo stesso tempo, di riflettere su come la pandemia ha influito sulla percezione e la fruizione del patrimonio culturale. Proprio tenendo conto dell’emergenza ancora in corso, le interviste mantengono alcuni punti di contatto con quelle effettuate nel 2016, per favorire un’analisi a distanza di cinque anni, ma introducono temi nuovi legati, appunto, agli effetti della pandemia andando a sondare, per esempio, le opinioni sulla facilità delle prenotazioni, sulle informazioni rispetto alle modalità di accesso, sul rispetto delle norme anti Covid, ma anche sugli strumenti digitali a supporto della visita, sui contenuti multimediali e sul loro utilizzo per il futuro, e, infine, sulle aspettative per il futuro.

La prima fase dell’indagine, dedicata a turisti e visitatori del Sito Unesco, prevede di raggiungere circa 400 persone (un campione analogo all’edizione precedente) e si svolgerà nel corso di quattro fine settimana partendo da sabato 11 settembre e proseguendo fino alla fine del mese e poi nel weekend del 9 e 10 ottobre. Per le interviste saranno collocati tre banchetti davanti al sagrato del Duomo, alla porta della Pescheria e in piazza Grande, nei pressi della porta Regia. Nello stesso periodo, i turisti potranno partecipare all’indagine anche rispondendo al questionario accessibile attraverso il codice QR presente sulle cartoline in distribuzione nel sito.

Dall’ultima settimana di settembre e nel mese di ottobre, sarà la volta dei cittadini, intervistati telefonicamente (anche in questo caso sono previste circa 400 interviste) o contattati tramite e-mail con l’invito a compilare il questionario caricato su una piattaforma virtuale.

L’indagine si concluderà nel mese di novembre con l’analisi dei dati raccolti alla quale seguirà la presentazione di un report.

IL DUOMO “TEMPIO DEGLI UOMINI LIBERI”

Il Duomo di Modena, “Tempio degli uomini liberi”, con gli altri luoghi del sito Unesco di Modena, è tra i protagonisti del Festival Filosofia nel segno della libertà, parola chiave dell’edizione 2021.

Sono due infatti le iniziative, curate dal Coordinamento Sito Unesco del Museo Civico e Musei del Duomo, che entrano tra gli appuntamenti della manifestazione culturale in programma da venerdì 17 a domenica 19 settembre, per guidare i visitatori alla scoperta del tema della libertà nell’apparato decorativo della Cattedrale e, a Palazzo comunale, sulle tracce delle antiche carceri che risalgono all’epoca medievale.

“Il Duomo tra libero arbitrio, liberazione e salvezza” è l’itinerario guidato alla scoperta delle sculture e delle opere d’arte della Cattedrale dedicate in particolare alla liberazione dal demonio e dalle malattie, alla prigionia e alla liberazione dai peccati, parte del ricchissimo apparato decorativo della chiesa che racconta episodi della Bibbia e le vite dei santi e trae spunti anche dalla mitologia e dalla letteratura per rappresentare la vita dell’uomo e il suo rapporto con il divino. Ma è tutto l’edificio religioso, la cui costruzione risale a quasi un millennio fa, che rappresenta una testimonianza concreta del proposito dei modenesi di affermare liberamente la propria volontà. I visitatori possono seguire il percorso in autonomia (con orario continuato dalle 9.30 alle 18.30 nei tre giorni del festival) grazie alla brochure realizzata appositamente per il Festival Filosofia in distribuzione gratuita al bookshop dei Musei del Duomo.

Questo stesso itinerario “libero” verrà riproposto in occasione della prossima edizione di “Modena Patrimonio mondiale in festa”, giunta alla quarta edizione, che si terrà dal 2 al 10 ottobre e che propone numerosi appuntamenti per adulti, bambini e famiglie sul tema “I segreti di piazza Grande” esclusivamente dedicati, come la scorsa edizione, ai luoghi nascosti e per lo più inaccessibili del sito Unesco. L’iniziativa è realizzata dal Coordinamento Sito Unesco del Museo Civico in collaborazione con i Musei del Duomo e il Comune di Modena attraverso il servizio Promozione della città e turismo e con il contributo della Fondazione Banco San Geminiano e San Prospero.

“Libertà e potere nella civiltà comunale” è il titolo delle visite guidate alla scoperta delle carceri del Palazzo comunale che invita a riflettere sul concetto di limitazione della libertà e su come si sia modificato nel tempo. Affacciato su piazza Grande, il Palazzo è il risultato dell’organizzazione in un unico complesso di una serie di edifici costruiti in epoche diverse, sede, a partire dal Medioevo, di pubblici uffici; nel tempo le funzioni degli spazi sono cambiate insieme con le prerogative delle autorità. Seguendo un percorso tortuoso nei corridoi del Palazzo, i partecipanti sono guidati alla scoperta di quelle che furono le prigioni cittadine, di cui l’architettura conserva le tracce. Le visite si svolgono dalle 14 alle 19 di venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 settembre.

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