E’ in corso, da parte degli uomini della Questura di Reggio Emilia coordinati dalla locale Procura della Repubblica, l’esecuzione di 18 arresti “differiti” a carico di 9 cittadini stranieri individuati nell’area di piazzale Europa nel corso del mese di agosto, in flagranza di reato di cessione di sostanza stupefacente.

L’attività – avviata durante l’estate su impulso del Questore Ferrari, nell’ambito del potenziamento dei dispositivi di contrasto ad ogni forma di illegalità e di controllo dell’area di piazzale Europa, limitrofa, oltre che alla stazione ferroviaria “storica” e al vasto complesso industriale dismesso delle ex Officine Reggiane – ha consentito di accertare puntualmente il fenomeno criminale, in modo da poterlo reprimere efficacemente.

Ad agosto, in particolare, la Polizia di Stato ha pianificato, ogni giorno, specifici servizi, compiuti dal personale della questura di Reggio Emilia; l’attività ha consentito di documentare plurime e quotidiane cessioni di sostanza stupefacente, tipo hashish, effettuate in piazzale Europa da cittadini per lo più gambiani a vari compratori.

Il costante impiego di operatori in abiti civili per sorvegliare e riprendere i luoghi, ha permesso di registrare, in diretta, il commercio della droga.

Al fine di reprimere efficacemente il traffico illegale, la Polizia, di intesa con la Procura della Repubblica Reggio Emilia, ha deciso di ricorrere allo strumento degli arresti differiti [previsto dall’art. 98 D.P.R. 309/90 e dall’art. 9 commi 6 et 7 della legge 146/2006]. In pratica gli investigatori, d’accordo con il Magistrato, dopo avere documentato la cessione della droga, recuperato lo stupefacente dall’acquirente ed identificato il presunto pusher, hanno posticipato la materiale apprensione dell’arrestato, per potere ricostruire l’intera filiera criminale.

Così nel corso del mese di agosto la Questura ha proceduto a 18 arresti differiti a carico di 9 persone [alcuni presunti pusher sono stati arrestati più volte] ed all’elevazione di 23 sanzioni amministrative nei confronti degli acquirenti sorpresi poco dopo l’acquisto dello stupefacente, poi segnalati alla Prefettura.

Le persone destinatarie di arresto differito sono estremamente giovani, provenienti dall’Africa sub sahariana e occupano abusivamente le ex Officine Reggiane. Mentre i consumatori identificati nel corso dei servizi, per lo più italiani, abitanti a Reggio Emilia, svolgono in gran parte una regolare attività e risultano occupati in vari settori [commercianti, operai, studenti, cuochi, magazzinieri, ecc].

Il Questore di Reggio Emilia, Giuseppe Ferrari in merito all’operazione

“Il sapiente coordinamento della Procura della Repubblica e le capacità operative del personale della Questura di Reggio Emilia, hanno permesso di documentare un fenomeno criminale ampio ed articolato; lo strumento degli arresti differiti ha consentito di reprimere le diverse condotte illecite, in modo complessivo e non atomistico.

Al di là delle singole posizioni degli arrestati, tutti stranieri riconducibili all ‘area dismessa delle ex officine Reggiane, che saranno giudicati nelle sedi preposte, rilevo, nel corso dei servizi di agosto, l’elevato numero di acquirenti di sostanza stupefacente

(23) a cui è stato contestato di fare uso di droga; sono persone, per lo più, italiane, con una regolare occupazione, residenti in città, abituate a recarsi in questo piazzale Europa per l’acquisto di sostanze illegali.

Pur in presenza di una così estesa domanda, l’operazione di oggi ha indubbiamente inferto un duro colpo allo smercio al minuto di stupefacente.

Penso che il lavoro svolto possa contribuire a rafforzare la fiducia dei reggiani nella Polizia di Stato, i cui operatori, traendo spunto dalle loro denunce, hanno profuso,

ancora una volta, il massimo sforzo, svolgendo per giorni, durante l’estate, gravosi servizi, in modo discreto e non immediatamente percepibile.

Ne è conseguito un importantissimo risultato che, unitamente al recente rafforzamento dei dispositivi di controllo del territorio, nelle zone limitrofe alla ex officine Reggiane, auspico possa costituire una ulteriore credibile risposta, alle legittime istanze di maggiore sicurezza dei cittadini”.

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