In costume da bagno raggiungeva i locali spogliatoi della piscina di via Sacco e Vanzetti a Guastalla e, dopo aver forzato gli armadietti, si impossessava di portafogli e borse riposte all’interno dai clienti frequentatori. Il ladro – bagnante, stando alle indagini condotte dai Carabinieri della locale stazione, avrebbe agito almeno dallo scorso mese di giugno ponendo a segno una serie di furti, l’ultimo dei quali – grazie anche al portafoglio “trappola” – ha visto i militari della stazione di Guastalla cogliere con le mani nel sacco il ladruncolo finito in manette.

Con l’accusa di furto aggravato e continuato i carabinieri in forza alla stazione di Guastalla hanno così arrestato un 39enne residente a Gualtieri, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. L’epilogo dei fatti ieri pomeriggio intorno alle 15,00 quando il titolare della struttura ricreativa denominata “Le Piscine” come da accordi con i carabinieri, contattava il 112 segnalando l’accesso del sospetto ritenuto responsabile di una serie di furti portati a compimento a partire dal mese di giugno. Sul posto intervenivano immediatamente i militari della stazione di Guastalla che prendevano visione delle immagini della videosorveglianza monitorando con particolare attenzione la telecamera che inquadra la zona dove sono collocati gli armadietti di deposito effetti personali. Poco dopo si aveva modo di notare un uomo che, in costume da bagno, si avvicinava ad un armadietto chiuso con lucchetto all’interno del quale il titolare, come da intese con i carabinieri, aveva riposto come “trappola” un portafoglio con 5 euro in moneta facendosi notare dal sospetto. I Carabinieri seguivano “live” l’azione del bagnante che forzava il lucchetto impossessandosi dei 5 euro in moneta, quindi intervenivano bloccando l’uomo trovato con in mano le monete appena sottratte.

Alla luce della flagranza di reato l’uomo veniva arrestato e posto a disposizione della Procura reggiana. Il 39enne ora identificato dai carabinieri dovrà rispondere anche di altri furti in fotocopia (compiuti tra il 19 giugno e il 15 luglio) come incontrovertibilmente documentato per alcuni anche dagli apparati di video-sorveglianza della piscina che lo immortalano durante le effrazioni degli armadietti compiute per asportare borsette e portafogli. Per lui l’accusa mossa dai carabinieri della stazione di Guastalla è quella di furto aggravato e continuato.

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