Aumenta il fabbisogno per la riapertura delle sale chirurgiche e la ripresa della normale attività di cura, mentre diminuisce la raccolta nei mesi estivi. Per accedere alle sedi di donazione non è richiesto il green pass.

Uno sforzo per assicurare le terapie che salvano la vita ai pazienti acuti e cronici. Anche in estate prenotiamo la donazione di sangue e andiamo a donare. E’ l’appello lanciato da Avis nazionale alla luce dei dati che rilevano un consistente aumento del bisogno di sangue da parte delle strutture sanitarie, con la ripresa e in molti casi il recupero degli interventi chirurgici rimandati a causa del Covid, e il parallelo calo (circa il 10%) delle donazioni nel periodo estivo, fisiologicamente critico per la raccolta sangue.

Il margine fra sangue raccolto e sangue utilizzato si fa così sempre più sottile, le scorte si riducono ed è a rischio anche la disponibilità di sangue che viene garantito alle regioni più carenti.

Anche a Modena, che nei mesi precedenti aveva confermato il trend positivo segnalato lo scorso anno, giugno e luglio hanno registrato un lieve calo: nei 2 mesi estivi, infatti, le donazioni sono state 9.542, il 2,76% in meno rispetto al 2020.

L’Avis provinciale rilancia quindi l’appello a tutti i donatori a prenotare e recarsi a donare prima di partire o appena tornati dalle vacanze e invita anche i donatori di plasma, quando possibile, a privilegiare in questo periodo la donazione di sangue intero.

Ai tanti poi che in questi giorni chiedono informazioni sulla necessità del certificato verde di vaccinazione per accedere alle sedi, Avis precisa che nel decreto che introduce dal 6 agosto l’obbligo del green pass non si fa riferimento alle donazioni di sangue o emocomponenti. Pertanto l’accesso alle sedi continua ad essere regolato secondo le consuete procedure di sicurezza: prenotazione delle donazioni e triage all’ingresso con misurazione della temperatura.

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