Le indagini dei carabinieri della stazione di Correggio hanno permesso di identificare in tempi record il ladro seriale del Convitto Corso, un istituito scolastico ubicato nel centro storico del paese, che in meno di un mese ha computo tre furti nel polo scolastico facendo razzia di computer, materiale tecnologico e del danaro riposto nei distributori automatici di bevande.

Si tratta di un 30enne residente in paese, noto alle forze dell’ordine, nei confronti del quale i carabinieri di Correggio hanno raccolto incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine a tre furti compiuti tra l’8 e il 29 luglio scorsi ai danni dell’istituto scolastico, nel corso dei quali sono stati asportati complessivamente 15 computer portatili, un tablet e un proiettore: materiale informatico che necessitava agli studenti più svantaggiati soprattutto per la didattica a distanza durante i periodi di emergenza sanitaria.

L’uomo davanti alle risultanze investigative dei carabinieri di Correggio è crollato ammettendo le proprie responsabilità e venendo quindi denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia con l’accusa di furto aggravato e continuato. Ad incastrarlo anche le orme delle scarpe lasciate sul cemento fresco (nell’istituto scolastico sono in corso lavori edili) in occasione dell’ultimo furto.

Orme ricondotte alle scarpe che l’uomo calzava quando è stato convocato in caserma e che sono state pertanto sequestrate per gli accertamenti comparativi del caso. Il primo furto la tarda sera dell’8 luglio con la sottrazione di  4 computer portatili, un proiettore e la forzatura di due distributori automatici di bevande dai quali veniva prelevato il denaro.

La replica la sera del 9 luglio con la sottrazione, dopo aver forzato le porte di alcune aule, di 8 computer portatili e un 1 tablet.

Il 29 luglio il terzo colpo con la sottrazione di tre computer e una quarantina di euro dai distributori di bevande. Colpi in fotocopia con il ladro che accedeva all’interno del polo scolastico passando dalla parte posteriore della scuola dove è aperto un cantiere per la ristrutturazioni dell’istituto Reggio Emilia.

In occasione dell’ultimo furto il ladro ha lasciato un’impronta plantare in un corridoio in cui era stato appena messo in posa del cemento fresco che è stata repertata dai carabinieri. Dietro i tre furti, che hanno causato un danno complessivo di oltre 10.000 euro, i militari ritenevano esservi le stesse mani ovvero quelle di un 30enne del paese, noto ai carabinieri correggesi, nei confronti del quale i militari acquisivano elementi di riscontro in ordine alle sue responsabilità. Convocato in caserma lo stesso non solo davanti alle evidenze crollava ammettendo le sue responsabilità ma si presentava, secondo i carabinieri,  calzando le stesse scarpe utilizzate in occasione del furto essendo assolutamente compatibili con l’impronta plantare rilevata. Scarpe che venivano quindi sequestrate per i successivi accertamenti di comparazione. L’uomo veniva quindi denunciato con le indagini dei carabinieri correggesi che stanno proseguendo su due filoni: il primo quello finalizzato a recuperare la refurtiva e il secondo finalizzato ad accertare responsabilità di eventuali complici.

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